Parola di Dio del 3° millennio 2017


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Anime del Pergatorio

Nota dell'autrice:

" Le anime, che ho incontrato, non sono state in alcun modo da me cercate o evocate.
Mi sono state accompagnate e presentate dall'arcangelo Gabiele che ne ha garantito la veridicità, in quanto esse sono state autorizzate da Dio.
Esse hanno dato la loro testimonianza perché, dalle loro storie, si possano trarre insegnamenti redeimenti e tutte hanno chiesto messe o preghiere.
Mi è stato in seguito spiegato che alcune anime, per Volonà Divina, possono avvicinarsi con l'assistenza degli angeli, messaggeri di Spirito Santo perché diversamente il demonio ne approfitterebbe subito per sviare le loro parole e i loro significati: cosa ad esempio che succede nelle sedute spiritiche o nei contatti esoterici.
Mi vennero date alcune regole, per poter trascrivere le loro testimonianze e mi venne detto che mi avrebbero dato solo il nome di battesimo o le iniziali con le date di nascita e di morte, in quanto non era loro concesso farsi riconoscere e avrei sempre dovuto rivolgere loro la domanda che mi fu suggerita dall'angelo:

"In nome di Gesù, chi sei e cosa vuoi?"

Non è giusto, dice l'arcangelo, partecipare solo alle loro testimonianze e rimanerne al di fuori, quali indifferenti lettori.
Leggendo le loro testimonianze, tutti si dovrebbero ricordare di pregare per i defunti.
Con qualunque preghiera, anche piccola, essi accettano tutto, purché qualcuno si ricordi di loro!
L'arcangelo così dice:
"Mai si deve evocare un'anima dell'Aldilà col preciso intento di parlare con lei.
Se certe manifestazioni avvengono, è solo per volere di Dio che, nella sua Bontà e Misericordia Infinita, permette tale fenomeno per dare testimonianza e accrescere la vostra fede.
Le anime che possono manifestarsi, nella maggior parte dei casi, provengono dal Purgatorio, cioè dai luoghi e stati di purificazione "post mortem" e hanno lo scopo di far capire, a tutti voi, che non solo esiste la Vita Eterna dopo la morte terrena e che tutti dovrete affrontare una purificazione.
Sappiate che, manifestandosi, queste anime devono rispettare varie regole imposte da Dio.
Tali manifestazioni, se sono violente o recano scompiglio, se muovono oggetti e fanno paura, non sono certo state autorizzate da Lui.
La testimonianza, delle anime purganti, reca un grande servizio alla Parola di Dio, perché risveglia in voi la coscienza della vostra redenzione e il rispetto della Sua Parola.
Le anime possono essere molto aiutate con la preghiera dei vivi che comunque acquisiscono anche dei vantaggi, aiutandole perchè sono anime sofferenti.
Non ci si deve con ciò sentire migliori di coloro che stanno scontando le loro mancanze e i loro peccati nei luoghi e negli stati di purificazione, dal momento che un angelo vi sta parlando di questa realtà.
Loro stessi erano uno di voi e, come voi, hanno affrontato gioie, dolori ed esperienze della vita sulla terra e meritano il massimo rispetto, soprattutto se a loro vengono promesse preghiere; sappiate che essi credono nelle vostre promesse e attendono trepidanti il vostro aiuto.
Non deludetele mai!
Ben vengano, le anime mandate da Dio, che permettono di riflettere sulla Verità!
In un'epoca come questa, dove le pratiche spiritiche, vietate dal Signore, sono così dilaganti e diffuse, io vi dico questo: non evocate mai un'anima dall'Aldilà per curiosità o per sapere cosa c'è dopo la morte.
E' molto pericoloso, perché mai vi si presenterà l'anima che avete evocato: Satana farà di tutto per trarvi in inganno, facendovi parlare con i suoi demoni che, sotto false spoglie, vi racconteranno cose false con dettagli della realtà umana a loro appartenenti e si intrufoleranno nella vostra vita, offuscando pian piano la vostra serenità e instillando, senza che voi ve ne accorgiate, pensieri che vi porteranno a comportamenti contrari al vostro bene e a Dio Stesso!"

Le anime, accompagnate da Gesù, Maria o dall'arcangelo Gabriele, si sono sempre presentate molto garbatamente, con le loro date di nascita e di morte, spiegandomi nei dettagli chi erano e come avevano vissuto.
Io ho sempre chiesto se potevo sapere il motivo per cui stavano pagando le loro colpe, perché ero convinta che le loro testimonianze avrebbero lasciato utili insegnamenti per tutti noi.
Mi dissero che avrei dovuto estendere le informazioni ad altri, perché capissero, dalla loro testimonianza, gli errori da non fare nella vita e la priorità delle cose nel rispetto della Legge di Dio e degli insegnamenti di Gesu'.
Ho sempre ritenuto una grande Grazia sapere che le anime di persone come noi, dopo una vita vissuta su questa terra, mi stavano parlando e delle loro sofferenze nel Purgatorio, o meglio, della loro purificazione, con una naturalezza a dir poco affascinante e traevano beneficio da semplici rosari, messe e Via Crucis.

Una cosa che mi è stata detta dall'arcangelo, mi ha fatto riflettere:
"...Non crediate però che un'anima purgante sia depressa o infelice.
La speranza di rivedere Dio e di ricongiungersi nella Vita eterna è talmente grande, che l'anima si rallegra per il futuro che l'attende.
Nemmeno la pena più pesante riduce la loro gioia, mentre scontano le loro pene; non c'è tristezza o infelicità in questo loro stato, ma una grande umiltà nell'accettazione di un percorso che, per quanto sofferto, porta con sè la gioia della certezza che, un giorno, esse rivedranno quella Luce piena d'Amore che solo DIO può irradiare."

La prima anima, che mi diede la sua testimonianza, fu una donna tedesca, Raffaella L.
Mi disse di essere nata a F. in Germania .
Vissuta in un villaggio, a pochi chilometri da Monaco di Baviera, era scomparsa poi in Francia.


" ...Mi chiamo Raffaella L., e sono un'anima sofferente del Purgatorio.
Ho vissuto 70 anni e facevo la magliaia.
Soffro molto per i peccati che ho commesso in vita e, in particolare, per aver vissuto lontana da Dio senza più rivolgere, a Lui, una sola preghiera se non quando ero bambina. Come rimpiango di non aver ascoltato la Sua Parola! Quanto bene avrei fatto a me stessa e agli altri...
Solo in punto di morte mi sono resa conto di quanto avessi sbagliato e mi sono pentita molto per questo. Ho chiesto perdono a Dio, sapendo di essere ormai vicina all'ora della mia morte, e ho cominciato a pregare, certa che Lui mi ascoltasse.
Questo è bastato a non condannarmi alle pene eterne e, di fronte a Lui, io stessa ho chiesto di poter pagare i miei peccati, non avendo vissuto secondo la Sua Legge.
Ti chiedo dieci messe in mio suffragio e altrettanti rosari."

Le chiesi come mai volesse proprio dieci messe e così mi rispose:

" Non sono poche dieci messe, perché la messa ha un valore inestimabile per noi defunti.
Voi siete portatori di grandi doni per noi...
Le anime, che chiedono aiuto, non possono alleviare esse stesse le loro pene, ma possono essere molto alleviate solo dalle vostre preghiere e dalle vostre messe ascoltate in nostro suffragio. Dio, nella sua Bontà, questo ci concede..."

Questa fu la prima testimonianza che ebbi, alla quale ne seguirono altre.


B.B. Nata a Dusseldorf e morta a Berlino.
"... Danzavo in un corpo di ballo e sono defunta, per malattia, alla giovane età di 23 anni.
Sii caritatevole con chi soffre...sono stata presto dimenticata, io vivevo sola e per la mia arte.
Ma l'arte è un dono di DIO e non è tale se è vissuta lontano da Lui.
Le arti, la danza, la musica sono espressioni della Sua grandezza...
Ma, purtroppo, non c'era posto per Lui nella mia vita...la mia presunzione era molto alta e, solo quando stavo per morire, ho capito i miei errori.
Ho volutamente accettato la mia punizione e sto scontando, con elevate sofferenze le mie pene.
Ma ora io ho bisogno di almeno cinque messe in mio suffragio al più presto, se ti è possibile.
Mi risparmierai tanti anni di sofferenza.
La carità verso le anime del Purgatorio...questa è una delle migliori preghiere, per noi, che siano mai state scritte!
In molti sono venuti al mio funerale, ma quasi nessuno ha più pregato per me.
A noi, anime sofferenti, non è concesso manifestarci a nostro piacimento per chiedere preghiere, se non autorizzati da LUI, e non dobbiamo soprattutto far preoccupare i vivi rimasti, ma ciò non toglie che la nostra sofferenza sia grande.
Da molti anni sto soffrendo e DIO, nella sua Misericordia, mi ha permesso di manifestarmi per chiedere preghiere in mio suffragio.
Ti chiedo pertanto, se ti è possibile, di ascoltare dieci messe e recitare cinque rosari alla Madonna, per me. Io sarò così liberata dalle mie sofferenze...
Vorrei lasciare un insegnamento: nel mondo c'è tanto male, ma soprattutto tanta indifferenza verso DIO!
Il demonio si fa beffe di tutti e sfascia quotidianamente ogni cosa buona.
Guardatevi dai falsi miti e dalle facili mete che promettono ricchezze e successo!
Le scelte, basate sui soldi e sui beni materiali, non porteranno mai a niente di buono, solo lacrime, rovina e dannazione eterna!
Non dimenticatevi mai del vostro angelo custode, pregatelo ogni giorno affinché vi aiuti ad operare sempre nel migliore dei modi, secondo la Volontà Divina e nel rispetto delle Sue leggi."

S.F. nato e morto a Bergamo.

"Ti ringrazio per quello che fai per me.
Io ho bisogno di preghiere per i defunti che troverai sul tuo libro di preghiere e ti chiedo di recitare, per me, 10 rosari alla Madonna per nove giorni consecutivi e cento requiem.
Mi aiuteranno a scontare gli ultimi tre anni di Purgatorio. Ne ho già scontati molti.
Sono morto giovane, a causa di una malattia incurabile, avevo 27 anni.
Ma non è stata questa la sola causa della mia morte.
Appartenevo, purtroppo, ad una setta religiosa che non mi ha permesso di affrontare un'operazione, perché avrei dovuto fare trasfusioni di sangue. In tal modo, ho permesso alla malattia di devastare il mio fisico.
Ero entrato in seminario, all'età di 11 anni, e volevo seguire la strada del missionario di Gesù per diffondere il Suo amore, la Sua Parola e aiutare, con i suoi insegnamenti, i miei fratelli lontani e bisognosi.
Ma, ad un certo punto della mia vita, mi sono lasciato trascinare da amicizie sbagliate che mi hanno portato a sbagliare...
Ho ripudiato, con avversione, la religione cattolica e sono entrato a far parte di una setta religiosa che negava il Vangelo di Gesù e perfino l'esistenza di Maria, sua Madre.
Il mio cuore si era talmente indurito, dopo essermi allontanato dalla religione cattolica, che non mi importava niente di voltare le spalle a tutto quello in cui avevo creduto e sperato fino a quel momento.
Purtroppo, un giorno, mi ammalai di una malattia che poteva essere risolta con un semplice intervento chirurgico, ma che, senza trasfusioni di sangue, non era fattibile. Nessun chirurgo né in Italia, né altrove mi avrebbe operato, senza che io acconsentissi ad una trasfusione!
Mi sono lasciato morire, abbandonato anche dai "fratelli" appartenenti alla setta, che avevano sostenuto e approvato la mia scelta...
Di fronte alle atroci sofferenze, che la malattia mi procurava, tutti pian piano se ne sono andati, forse sentendosi in colpa...e mi sono così ritrovato solo.
Solo le cure di mia moglie e la presenza di mio figlio di un anno, mi erano di conforto.
Ma la nostra vita era ridotta ormai alla povertà, perché tutti i miei beni erano stati donati alla setta.
Mia madre, cattolica e molto praticante, ha versato tante lacrime, ma mi è sempre rimasta vicino e pregava sempre per me, nonostante le mie scelte!
Me ne andai da questa terra, assistito dai miei familiari e, solo in punto di morte, capii il mio enorme sbaglio.
La mia famiglia aveva bisogno di me, ma ormai era tardi e, in punto di morte, pronunciai una preghiera di pentimento con queste parole: "DIO mio, nelle tue mani affido il mio spirito, perdonami per quello che ho fatto..."
E' bastato questo, a risparmiarmi la dannazione eterna e la Misericordia di DIO mi permise di scontare anni di Purgatorio...
Ora, che sono quasi al termine della mia pena, vi vorrei dire questo: attenti a non farvi trarre in inganno dalle sette religiose, che promettono Verità, ma che Verità non sono!
Quella è solo opera di Satana.
La Verità è una sola, quella predicata da GESU' nel Vangelo, perché è solo quella la Parola di salvezza!"

Sono tante le anime con cui mi è stato possibile parlare e tutte mi si sono presentate, sempre, con richieste di preghiere e messe in loro suffragio.
In particolare, coloro che erano stati presto dimenticati, dopo la morte.
L'angelo mi ha però spiegato, che le pene del Purgatorio non sono totalmente eliminate con le preghiere, perché rimane pur sempre una parte da scontare personalmente.
In particolare, ricordo che una donna mi si era presentata chiedendomi molte preghiere, nonostante fosse deceduta da molti anni.
Le chiesi, se potevo sapere il perché fosse ancora lì, e lei mi rispose che, quando aveva 12 anni, i genitori erano morti nell'affondamento della nave Titanic.
Ovviamente era stata molto segnata dalla disgrazia, ma quello che le aveva procurato un Purgatorio tanto lungo, era dovuto al suo indurimento verso DIO, in quanto Lo riteneva responsabile e Lo odiava profondamente per quello che era accaduto:

"...Pensavo che Dio, avesse voluto quella disgrazia e non riuscivo ad accettare l'accaduto; quindi mi sono scagliata con odio contro di Lui, ritenendolo colpevole della mia disgrazia...
Non capivo che, se certe cose succedono, c'è sempre un motivo, e non dobbiamo prendercela con Dio, come se tutto fosse imputabile solo a Lui, credendo che ci abbia abbandonato.
Accettare la sofferenza, per quanto essa sia pesante, è un grande merito che, solo sulla terra, si può ottenere, perché permette di redimerci, avvicinandoci a Dio.
Avrei dovuto pregare per i miei genitori e pensare che, un giorno, li avrei rivisti; ma non volevo credere nell'immortalità dell'anima. Ho covato un profondo risentimento per tanti anni.
Ciò non ha certo giovato né a me stessa, né ai miei familiari.
Ecco perché sono ancora qui a soffrire..."

Non si deve infatti avere risentimento, né depressione per la morte di una persona cara, anche se questo umanamente è difficile. Si deve accettare nel tempo che, chi ci ha lasciato non trae alcun giovamento dalla nostra tristezza e frustrazione. La si deve affidare a Dio, a Gesù e a Maria, pregare e compiere atti di carità in suo favore.
Se ci si fossilizza nella sofferenza fine a se stessa, le si impedisce di progredire nel suo cammino.
Mi venne data un giorno la testimonianza di Patrizia, vissuta negli Stati Uniti .
L'arcangelo Gabriele mi ha detto che è stato concesso, a quest'anima, di raccontare la sua storia per intercessione di Maria, Madre di Dio.
Così Patrizia ha parlato della sua esistenza:

"In vita, io ero una prostituta e, anche quando avrei potuto condurre una vita normale, preferivo darmi ad altri vizi: alcool, sesso e pratiche demoniache.
Io non sono mai stata osservante della Legge di Dio e Lo offendevo con bestemmie e pratiche demoniache di ogni specie.
E' facile aggiungere errori su errori, quando si è già nel peccato!
Sono vissuta nel peccato per ben 82 anni perdendo, nella mia esistenza, ogni possibilità di acquisire anche solo un merito agli occhi di Dio.
Sono vissuta nell'America degli anni '20, per le strade malfamate di New Orleans.
A causa della vita che facevo, oltre alla rispettabilità, ho perso la redenzione, ma un atto di carità è servito a farmi avere il perdono agli occhi di Dio.
Ho aiutato una mia compagna sventurata come me.
Eravamo sulla stessa strada, quando lei fu aggredita e picchiata dal suo protettore per aver guadagnato troppo poco. Allora io ho cercato di aiutarla e le ho dato i miei guadagni di quella sera perché potesse restare a casa e riprendersi.
Io vi voglio dire questo : quelle persone che si arrampicano, sfruttando gli altri, sono grandemente in errore!
Ho visto campioni di cinismo vincere per aver schiacciato poveri e derelitti a loro favore, ma questo a Dio non piace.
Se succedono queste cose, non è certo per volere di Dio: è perché l'uomo accetta il male e, anziché opporsi, collabora col demonio.
Non è Dio che vuole il male, ma l'uomo. E' l'uomo che deve scegliere sempre il bene, non arrecando danno ai suoi simili per il proprio interesse!
Questo è il mio messaggio e spero che vi aiuti a riflettere.
Mai farsi trarre in inganno da Satana, lui vuole solo il male e genera sempre altro male.
Cambiate, ve ne prego, cambiate la vostra vita, voi che siete nell'errore: abbiate paura di sbagliare e non sentitevi nel giusto, perché siete forti e ricchi!
Questa è la menzogna più grande di Satana: farvi sentire nel giusto con la prepotenza e la ricchezza.
Ma sappiate che, chi opera in questo senso merita le fiamme dell'inferno, se non cambierà la propria vita e le proprie usanze!
Io sono stata ardentemente una peccatrice, ma non crediate che, chi è meno esposto di una prostituta, perdendo la redenzione a causa di gravi peccati, sia meno colpevole di me.
DIO è stato molto misericordioso con me, perché, anche se ho avuto un atto di carità, aiutando qualcuno, avevo però trascorso una vita di grandi peccati...
Nulla vale di più per noi, anime purganti, di una preghiera detta per noi col santo rosario alla Madonna! La preghiera a Maria, Madre di Gesù, è per noi una grande liberazione!
Anche Lei, come Gesù e l'Arcangelo, viene a trovarci e arreca conforto per aiutarci a sopportare le nostre pene.
Nella mia ardente sofferenza, sono immersa in un buio totale che mi dava tanta paura, quando ero nella vita terrestre. Ora sono costretta a vagare per anni nelle tenebre più totali, senza che nessuno mi possa né vedere né sentire.
Non posso fare più niente per la mia anima ora, perché, solo in vita, si possono acquisire meriti per se stessi e qui solo le preghiere dei vivi mi possono aiutare.
Anche se ormai nessuno prega più per me, ho la consapevolezza che la mia sofferenza, un giorno, avrà fine, perché rivedrò quella luce piena di gioia e di amore, che ho visto poco prima di entrare qui.
Quando penso a quello che mi attende, accetto con gioia e rassegnazione la pena che mi è stata assegnata: ora devo solo scontare e meditare gli errori commessi."

L'arcangelo aggiunge:

"Sappiate che, nella Mente di Dio, c'è uno dei grandi misteri: vedere, con gli occhi Divini della sua perfetta realtà, una realtà peccaminosa di imperfezione.
Egli vede tutto e sa tutto ma, nella Sua Altissima Mente, pensa per ognuno di voi su ciò che è meglio per la vostra singola redenzione.
Questo è da definirsi grande amore per le sue creature.
Nessuno potrebbe arrivare a tanto, se non fosse spinto dall'amore per le sue imperfette creature che, per loro natura, tendono all'egoismo!"

Esistono anche casi in cui il risentimento dei vivi, è rivolto al defunto per questioni rimaste irrisolte alla sua morte.

Di questo, mi ha parlato Johnny, nel Gennaio del 2004 :

"Anche io sono un'anima sofferente nel Purgatorio.
Mi chiamo Johnny, sono nato in Colombia.
Sono vissuto a lungo, ma non posso svincolarmi dalla mia condizione.
Sto pagando le mie colpe, per aver procurato pesanti danni economici ad una persona che, in buona fede, mi aveva prestato dei soldi.
Ammetto che ho pagato il mio debito con Dio, accettando queste mie pene e pagando nel Purgatorio, ma non potrò mai essere libero se la persona, che ha subito il danno, continuerà ad odiarmi per quello che le ho fatto.
Lui mi odia ancora, a tal punto, che mi impedisce di procedere nel mio percorso... Ti chiedo di aiutarmi.
Recita per me la preghiera di liberazione che troverai sul tuo libro dettata dall'arcangelo Gabriele e prega con quella invocazione, che permette a noi anime di dissolvere la maledizione di chi ci odia, anche dopo la nostra morte.
Non si deve arrecare danno ai defunti con il risentimento!
Il perdono di quell'uomo mi avrebbe liberato ed ora non sarei più qui e avrei anche potuto aiutarlo.
Questo in pochi lo sanno, o forse tutti pensano che queste siano solo fantasie...Ma non è così, mai essere risentiti, né con i vivi, né con i defunti."

Una testimonianza, molto bella, mi è stata data da una donna che viveva in Italia, in Toscana.

"...Io ho vissuto 87 anni e praticavo lo spiritismo.
Facevo la medium e mi dedicavo a tutte quelle attività inerenti ad esso.
Tenevo spesso sedute spiritiche, perché la gente mi chiedeva di essere messa in contatto con questo o quel defunto.
Sapevo, che la dottrina cattolica mi avrebbe impedito di praticare questa attività, ma nonostante ciò mi son sempre data da fare come medium.
Forse la gente non sa che, per fare una seduta spiritica, si devono fare invocazioni ben precise agli spiriti che, anche se apparentemente sembrano innocue, chiamano i demoni che intervengono nella seduta sotto falsi nomi.
Questo riguarda anche la cartomanzia, i pendolini, gli oroscopi e tutto ciò che ha a che fare con la magia!
Io non mi rendevo conto di quello che stavo facendo, mi sembrava normale evocare l'anima di questa o quella persona, per soddisfare le richieste: stavo invece chiamando un demone, un operatore di Satana, che immancabilmente mi forniva notizie sulla persona evocata, sul suo passato, sulla sua vita e, senza che io mi rendessi conto, venivano infiltrate menzogne a carico della gente che veniva da me.
La mia attività aveva molto successo ma, ad un certo punto, ho iniziato ad avere dei problemi.
La casa, dove abitavo, era perseguitata da spiriti inquieti e malvagi che si erano intrufolati al mio richiamo e non riuscivo più a dormire per i forti rumori che si sentivano.
Sapevo che, quello che stavo facendo era pericoloso, DIO proibisce certe pratiche...ma continuai lo stesso la mia attività, evocando gli spiriti altrove.
I guadagni che ricavavo, inoltre, erano alti e mi permettevano di fare una vita molto agiata, come tutti coloro che collaborano col demonio.
Un giorno, venne da me un sacerdote, in incognito, e chiese di parlare con l'anima della madre.
Al momento, dopo aver preso tutti i dati, mi concentrai e mi accorsi però che succedeva qualcosa di strano. C'era un silenzio totale, non mi era mai successa una cosa simile.
Di solito, anche gli spiriti più lontani mi rispondono, ma quello era un avvertimento, perché nonostante io provassi e riprovassi, nessuno spirito si mise in contatto con me.
Chiesi allora a quell'uomo chi fosse e lui mi rispose: "Sono un sacerdote esorcista. Ma ti rendi conto di quello che fai? Evochi solo spiriti malvagi che si presentano sotto forma di anime buone e ti danno notizie su questa o quell'anima, perché anche i demoni sanno la verità sul passato e sul presente, ma consigliano sempre per il peggio sul futuro, perché loro vogliono condizionarvi facendovi del male.
Smetti con queste pratiche spiritistiche, per favore. Io sono il tuo curato e tu non mi conosci, perché non vieni mai in chiesa. Ma io sono qui per avvertirti di smettere, se non vuoi finire nelle pene dell'inferno, quando morirai!"
Io non ho seguito il suo consiglio e ho continuato con la mia attività, per molto tempo, ma, in punto di morte, quando capivo che stavo per andarmene e presentarmi a Dio, nella Sua Misericordia, Lui
mi ha lasciato il tempo di ripensare alla mia condotta e mi sono tornate in mente le parole del mio curato e, in preda al rimorso, ho capito i miei errori e Lui mi ha perdonato, risparmiandomi le pene eterne.
Sono tanti anni che sono qui a soffrire nel Purgatorio e non mi rimangono che cinque anni da scontare. Ma voi non sapete che, per togliere cinque anni di sofferenze, possono bastare anche cinque messe? Una per ogni anno di sofferenza...
Un atto di carità vale più di lunghi anni di sofferenze!
Io vorrei darvi questo ammonimento: non praticate mai lo spiritismo e soprattutto non rivolgetevi mai a maghi, cartomanti o veggenti che vi predicono il futuro o che praticano arti magiche con carte, pendoli o quant'altro!
Non partecipate mai a sedute spiritiche: quelle che si presentano non sono anime buone, ma spiriti demoniaci che vogliono solo il vostro male e la vostra dannazione! Attenderò, con gioia, il momento in cui io uscirò di qui e, con grande gioia, mi presenterò a DIO, purificata e pronta ad elevare il mio spirito."

Quella che segue è una testimonianza di Anna, una ragazza morta per tossicodipendenza, a soli 23 anni:

"...Io sono Anna L.
Ero tossicodipendente e sono andata a Dio, dopo aver assunto una dose pesante di sostanze stupefacenti che mi ha stroncato a soli 23 anni.
Frequentavo l'Università con buoni esiti, ma il mio problema più grande era la dipendenza dalla droga, che mi portava ad assumere quelle sostanze anche quotidianamente, perché dopo anni mi ero ormai assuefatta e non riuscivo più a smettere.
Ho iniziato presto, quasi per gioco, tra compagni di scuola col fumo e qualche pastiglia in discoteca...
Dapprima mi sembrava divertente, ma poi non sono più riuscita a farne a meno e dovevo aumentare la quantità, perché l'astinenza mi procurava forti crisi.
Non volevo rendermi conto che stavo scivolando in un baratro senza ritorno.
Avevo anche un ragazzo che mi amava e cercava disperatamente di aiutarmi: lui stesso mi accompagnava alcune volte in clinica, perché mi disintossicassi ma, passati alcuni mesi dalla cura, riprendevo come prima e non riuscivo più a smettere, o meglio, non volevo più smettere.
Finché, un giorno, in un momento di disperata crisi d'astinenza, accettai, da uno spacciatore senza scrupoli, una dose di sostanze che erano mescolate ad altre molto nocive.
Dopo averla presa, mi sentii male e mi portarono in ospedale, ma era ormai troppo tardi.
Ricordo ancora i pianti strazianti di mia madre, quando ricomposero il mio corpo nella camera ardente...
Anche la mia anima era lì, io ero lì, vedevo tutto da fuori, in silenzio, in attesa che qualcuno pregasse per me.
Ero in piedi, dritta accanto al mio corpo e vedevo gli amici che conoscevo da tempo, i parenti che rivolgevano parole di conforto ai miei familiari e il mio ragazzo che tanto si era prodigato per me.
Si comincia per gioco, con la droga, e spesso si finisce in tragedia!
Questo è quello che può succedere a certi ragazzi che non vogliono capire quanto sia pericoloso assumere certe sostanze.
Mentre ero in coma, durato solo pochi minuti, sono riuscita a pentirmi dei miei grossi errori e ho capito quanto la vita sia un bene prezioso. Troppo prezioso, per distruggerla a soli 23 anni!
Tenevo sempre in tasca un rosario che mia madre mi aveva donato il giorno in cui ho fatto la Cresima.
Lo consideravo come un portafortuna, dal momento che io non ho quasi mai pregato, se non da bambina.
Se solo avessi immaginato quale occasione unica avevo nella vita, con la preghiera, per la mia redenzione!
Avrei potuto servire Dio, nella gioia, ed ora non sarei qui a soffrire per le mie colpe.
In punto di morte, pensando proprio a quel rosario, un momento prima del distacco dalla vita, pensai:
"...Solo ora capisco cosa ho fatto. Dio mio, se puoi perdonami!"
Per questo mio atto di pentimento a DIO, mi sono salvata dalla pena ardente delle fiamme del demonio.
Subito dopo, mi sentii avvolta da una grande luce, come un abbraccio e, senza più alcun dolore fisico, senza più quella disperazione che avevo provato poco prima, mi alzai sentendomi leggera.
Vidi il corpo di una ragazza per terra, con i capelli neri lunghi e compresi che quella ero io.
Accorsero alcune persone per soccorrermi, ma nessuno riuscì a rianimarmi .
Arrivò anche l'ambulanza, io vedevo tutto da fuori e avevo la certezza che non sarei più rientrata in quel corpo...
Nelle mie mani, misero infine il rosario che mi aveva donato mia madre, come se fosse un fiore di addio ad una vita interrotta troppo presto.
Chiedo una novena di nove rosari a gentile carità di chi mi vuole aiutare."
Anna.

E l'angelo Levehòr aggiunge queste belle parole:

"Il più bel fiore che si possa donare ad una ragazza, scomparsa nella primavera della vita, è un Ave Maria recitata col cuore, da ognuno di voi."

Un'altra testimonianza, molto significativa, mi venne data da un sacerdote esorcista, vissuto in Francia:

"...Nella mia vita terrena, non ho seguito un giusto percorso di redenzione.
Nonostante fossi un ministro di DIO, non ho svolto tutti gli esorcismi, come avrei dovuto, perché, ad un certo punto delle mie pratiche, quando vedevo che potevo liberare gli indemoniati, ho pensato che avrei potuto diventare potente e dominare sugli altri.
Mi piaceva molto esercitare la mia supremazia sulla gente perseguitata dal demonio che, grazie alla mia opera, mi temeva e, a volte, mi sono lasciato trarre in inganno dalle potenze malefiche.
In una seduta esorcistica, in particolare, ho ceduto alla tentazione di praticare il dominio malevolo su di una persona che si era rivolta a me fiduciosa nel mio aiuto.
Sono così caduto nella lusinga di un demone, che mi ha promesso poteri e ricchezze, se io avessi svolto il mio lavoro secondo sue indicazioni ...
Così, per vario tempo, sentendomi superiore alla legge di Dio, giocavo a fare "l'onnipotente", collaborando con Satana.
Il mio cuore si indurì a tal punto che pensavo ormai di essere nella Verità e di tenerla in pugno.
Meritavo le fiamme dell'inferno se non fosse intervenuta l'anima di mia madre che tanto aveva pregato per me: un atto di carità riscatta la redenzione abbandonata!
L'ho sognata una notte che, in lacrime, mi chiedeva di smettere con quel praticato satanico...
E così capii i miei errori e smisi subito di esercitare quegli esorcismi.
Questo è bastato per permettere, alla Misericordia di Dio, di perdonare la mia pessima esistenza e darmi la possibilità di poter sperare un giorno di poterlo incontrare.
Io sto ora soffrendo nel Purgatorio, sono immerso in una calura bruciante, sono assetato e non ho mai pace.
Uscire di qui, è la mia grande speranza che rende sopportabile la mia atroce sofferenza.
Questo è il mio pensiero di redenzione:
AMATE il Signore, Vostro DIO .
Non avete altro DIO all'infuori di LUI.
Amiamolo e serviamolo, ora e sempre: LUI vi ha creato e, a LUI, dovete rispetto e obbedienza.
GESU', Suo Figlio, diceva che l'amore è un grande e immenso dono offerto al mondo per la redenzione di tutti gli uomini".
L'angelo ha parlato di "realtà spirituali" che rappresentano i percorsi di evoluzione che l'anima affronta dopo la purificazione, definendoli l'evoluzione dello spirito.
Lo spirito si evolve solo dopo la purificazione e, per fare ciò, deve aver affrontato un percorso che includa sia la purificazione che la redenzione. In altri termini, si può quindi dire che l'evoluzione, per essere tale, deve includere il percorso di redenzione, fatto sulla terra e, sulla base di questa, si prosegue nel percorso di ritorno a DIO, con i propri mezzi intellettuali e la propria volontà, fermo restando che tutto è conseguente alle proprie scelte, cioè al libero arbitrio.
Ciò significa che, anche nel percorso di evoluzione dello spirito, si debbano fare delle scelte.
Anche in queste realtà c'è la presenza del male che non si manifesta attraverso odio, violenza e pratiche demoniache, come nella vita sulla terra, ma si manifesta influenzando le scelte che possono prolungare un "praticato" di evoluzione, che potrebbe invece seguire un iter più breve.
Pertanto, i percorsi spirituali sono molteplici e molto vari; ognuno segue il proprio percorso nell'ottica di avvicinarsi il più possibile alla perfezione, che è tale non per il suo vero significato, ma perché rappresenta quel "perfetto stato" indispensabile per poter stare al cospetto di DIO.

Il concetto è piuttosto complesso ma, per rendere meglio l'idea, un'anima, uscita dalla purificazione, ha portato la sua testimonianza accompagnata da Gesù:

"...io ero un'anima sofferente del Purgatorio, quando ho parlato con te la prima volta.
Ho scontato le mie pene, purificandomi dai miei peccati, ma non avevo avuto un percorso di redenzione soddisfacente, intesa come studio e pensiero della parola di Gesù.
Vi siete mai chiesti se la Parola di Dio sia intellegibile a voi esseri umani?
Quasi nessuno, sulla terra, si dedica solo ed esclusivamente allo studio della Parola di Dio ovviamente: la vita sulla terra è fatta di tante cose, non solo di studio.
La Parola che Gesù ha portato sulla terra, anche se è il fondamento della vostra esistenza, nel significato della Verità, non è tutta l'essenza della Verità assoluta Divina.
Gesù era ed è il Figlio di Dio, quindi, nessuno meglio di Lui poteva generare parole di Vita Eterna.
Invece di portare la parte di Verità che l'uomo non poteva percepire, per sua limitatezza, Gesù ha realizzato, nel mondo, la Parola del Padre e, in particolare, la carità.
Carità è stata proprio la sua missione: carità e perdono.
L'amore era quello che principalmente Lui predicava.
Via le liti, le vendette, i risentimenti, le gelosie.
Da un punto di vista teologico, per potersi avvicinare alla Verità, bisogna mettere in atto la generosa pratica di redenzione che è lunga e prosegue, dopo la purificazione, verso quelle realtà spirituali, fatte di studio e di approfondimento, rivolte alla dominante Perfezione Divina.
Qui, tutto è luce e Dio ha donato a noi tutti, attraverso lo Spirito Santo, una più alta capacità intellettuale, rispetto alla precedente, per poter accedere ad uno studio superiore in una dimensione più elevata, rispetto a quella della vita terrena.
Non è certo per presunzione, nei vostri confronti, che dico questo, ma mi è permesso affermare che, rispetto alla vita sulla terra, questo è un Paradiso, anche se non siamo ancora in Paradiso.
Nulla, in questa realtà spirituale, ci crea sofferenza o stanchezza, come sulla terra: siamo immersi in una luce pura, come l'aria che si respira in alta montagna, ma senza il peso dei corpi, la caducità delle cose o la trasformazione della materia...
Qui, possiamo solo godere della Luce della Parola Divina.
Noi riceviamo molte lezioni tenute dagli angeli Cherubini, sulla Perfezione Divina: studiamo sulla Verità e non abbiamo dubbi, perché la Verità è spiegata dagli angeli di Dio e loro non possono incorrere in errore.
L'unico svantaggio, che noi abbiamo rispetto a voi, è rappresentato dai meriti.
Noi abbiamo molte meno possibilità di acquisire meriti, rispetto a voi, in questa dimensione.
In generale, trovandoci qui a studiare le Verità con gli angeli, sappiamo da loro che, quanto ci viene detto e quanto studiamo, appartiene alla Verità e la Verità è quella.
I meriti li dobbiamo acquisire sia nello studio, che nella pratica, facendo le nostre scelte sul percorso di approfondimento e perfezionamento che dobbiamo via via affrontare, a tal punto, da poter comparire davanti a DIO, un giorno, e poter proseguire ad un più alto stadio di evoluzione spirituale.
Il ritorno al Padre è lungo: se partiamo dalla dimensione terrestre per arrivare a LUI, abbiamo davanti, oltre alla purificazione, varie realtà spirituali da percorrere e tutte le varie e numerose "pratiche angeliche", cioè tutte quelle mansioni che dovranno condurci ad essere anche noi, un giorno, Angeli del Signore e accedere così al Santo Paradiso.
Tutto è solo per DIO e, a DIO, tutto è consacrato."

Un'anima purificata, invece, ha dato la sua testimonianza, quando ha iniziato un nuovo percorso.

"Io non ero né cattolico né credente sulla terra .
Ero un ateo e mi vantavo di questa mia convinzione.
Ero dedito allo studio della filosofia e, nelle mie tesi, avevo sempre negato l'esistenza di Dio in qualunque sua manifestazione; mi compiacevo molto nel dare una spiegazione logica alla vita dell'uomo e all'universo che lo circonda.
Non ero particolarmente ricco, ma le mie sostanze erano sufficienti per farmi godere di una vita agiata e in buona salute.
Avevo messo da parte un bel gruzzolo in denaro e volevo lasciare, nel mio testamento, l'eredità a mio figlio, affinché li usasse per procedere negli studi iniziati da suo padre.
Un giorno, quando ormai ero anziano, mi resi conto che, data la mia età, non mi sarebbe rimasto molto tempo da vivere e ne parlai ad un sacerdote che conoscevo.
Lui mi consigliò di accostarmi ai sacramenti, ma io gli risposi di non insistere, come già aveva fatto altre volte, perché non avrebbe mai avuto successo con me, dato che io ero ateo e tale sarei rimasto, fino alla fine dei miei giorni e, anche in punto di morte, rifiutai i sacramenti.
Questo pensiero era così radicato in me, che non mi resi conto che, nell'attimo di abbandono alla vita, mi stavo trovando in un'altra dimensione e stavo prendendo coscienza su come avevo vissuto,
lontano da Dio e di come l'avevo offeso ignorandolo e sopprimendolo per tutta la durata della mia vita.
Immediatamente, vidi venire verso di me un giovane alto, bello, ma severo e disse di chiamarsi Angelo del Signore. Così mi disse:
- Non puoi presentarti al cospetto di Dio se tu in Dio, non hai mai creduto.
Io sono un Angelo del Signore e sono qui per portarti in un posto dove rifletterai sulla tua vita, perché è giusto che ora tu ripercorra mentalmente la tua esistenza, con la consapevolezza di quanto hai offeso Dio negando la Sua esistenza.
Sei stato un ateo molto convinto e non hai voluto accettare nemmeno la presenza di Gesù nei Sacramenti.
Se tu avessi accettato almeno la presenza di Gesù nei sacramenti, avresti potuto ascendere ad una realtà spirituale e avresti avuto così la possibilità di iniziare il cammino di redenzione.
Invece, così facendo, hai negato alla tua anima di poter progredire nella sua evoluzione.
Ora dovrai ammettere che Lui esiste e che la Vera Vita non è sulla terra. Io ti accompagnerò in questo percorso, ma sappi che dovrai essere, ancora una volta, tu ad accettare di riconoscere Dio, nella realtà purificatrice che ti attende.
Così l'angelo mi parlò con voce dolce, ma molto ferma.
Al momento, io ero rimasto sbigottito e non capivo cosa stesse succedendo.
Mi resi conto di essere trapassato, perché vidi di fronte a me la mia immagine di essere umano, stesa sul letto immobile, con mia moglie e mio figlio che piangevano accanto a me.
Ma io dovevo andare, l'angelo mi guardava serio e dovevo seguirlo.
Oltrepassai così quello stato, che mi legava ancora alla vita terrestre e, innanzi a me, vidi un'estesa palude percorsa da molte persone che si muovevano lentamente, fluttuando infelici da un punto all'altro in un paesaggio statico e privo di luce viva.
Compresi che quelle erano anime e, mentre si spostavano, non si guardavano in viso, ma tenevano lo sguardo rivolto verso il basso.
L'angelo mi disse:
- Lo vedi? Questi sono stati atei, come te, e ora vagano alla ricerca della luce.
Si muovono nella penombra e pensano che potevano avere una vita più luminosa e gioiosa, se avessero riconosciuto la presenza di Dio nella loro vita.
Essi non avevano accettato né la Sua Parola, né quella di Gesù. Non erano uomini malvagi, ma la loro vita era priva di senso divino ed era totalmente priva di redenzione.
Ripercorrono ora tutti gli eventi della loro trascorsa esistenza e su come avrebbero dovuto vivere l'esistenza, nella luce della Parola di Dio.
Questa è la loro purificazione: ritorneranno a Dio, solo, quando avranno capito come avrebbero dovuto vivere.
Dio, nella sua Infinita Bontà, ha concesso loro di poter dare una comunicazione ad un familiare rimasto, per poter chiedere preghiere: è giusto che anche loro possano beneficiare di aiuto, in loro suffragio.
Tu eri ateo, non ne hai volute e, per tale motivo, io ti potrò accompagnare, come immagine, nella mente di un tuo congiunto, affinché possano essere accolte le tue richieste: ricorda però che, per fare questo, non sarai solo.
Non è concesso, a nessuna anima, manifestarsi ai vivi sulla terra, senza l'autorizzazione divina e senza che siano accompagnati da un angelo.
Questo è quanto io posso proporti, per la tua salvezza.
Se vuoi rimanere qui, dovrai rendere a Dio un pentimento molto profondo, rinnegando tutti i tuoi principi per i quali hai vissuto.
Però, sei tu che devi decidere se accettare di stare qui o no: il mio compito non pone né obblighi né costrizioni.
Io sono un Angelo del Signore e non lavoro per Satana.
Lui ti tenterà per farti fare quello che vuole e per trascinarti nella dannazione.
Attento a non cadere nella sua trappola-!
Detto questo, l'angelo sparì e mi ritrovai solo, immerso nel grigiore della palude, quando vidi venire verso di me una donna molto bella, con lunghi capelli neri: aveva un abito morbido con sfumature argentate e dorate. Mi guardò e disse:
- Io sono un angelo demoniaco, ma non ti spaventare, sono generosa e sono qui per farti una proposta.
Nella tua vita trascorsa, hai fatto bene a non adorare Dio e a non riconoscerlo quale creatore dell'universo.
Infatti, nessuno può provare, con la ragione, la sua esistenza: hai così acquisito un merito molto alto.
Quello di vivere per dare solo spiegazioni razionali e, per questo, sono venuta a ringraziarti di aver reso un grande servizio a Satana.
Negare l'esistenza di Dio è, per noi demoni, indispensabile affinché possiamo agire indisturbati.
Noi crediamo, solo, nella generosa materialità che circonda l'uomo: il benessere, la ricchezza, i vizi che vi permettono di soddisfare i sensi e le vostre opere egoistiche, a danno dei vostri simili, che vanno a favore del demonio.
Cosa ci fai qui? Un uomo come te, un pensatore intellettuale che si arrende, perché un angelo del Signore gli ha proposto di pentirsi? Ma sono realtà d'altri tempi, anche perché a queste storie, ormai, non crede più nessuno.
Ormai l'uomo sta andando verso un'era tecnologica, fatta di certezze razionali, impiegando al massimo le sue energie e la sua mente.
Non c'è più posto, nell'era moderna, per le fantasie e i ragionamenti divini, sulla sua parola e sul perdono.
Gesù non era certo molto intelligente, se si è fatto abbindolare dal pensiero di vanità divina e, proprio per questo, lo hanno crocifisso.
A che serve dare la vita per Dio? Forse tu l'hai mai visto? O forse lui ti ha mai promesso qualcosa di bello?
Io ti propongo questo, ascoltami: vieni con me, ti porterò ad una festa dove incontrerai anime di pensatori illustri: sono state persone come te, che hanno vissuto nella razionalità ehanno avuto fiducia nelle potenzialità umane, scientifiche e tecnologiche. Voi non dovete niente a Dio!
Ci sono alcuni scienziati, poeti, intellettuali, filosofi che, come te, hanno vissuto nell'ateismo ed ora sono qui a godere la giusta ricompensa, dopo aver tanto studiato, perché l'ateismo è il pensiero vincente, non ci sono prove su Dio, né sul fatto che lui abbia creato un universo che, da sempre, è generato solo da fatti ed eventi naturali.
Lascia perdere questo posto desolato: seguimi e avrai la tua ricompensa".
Così mi disse quella donna, angelo di satana, raggiante nel suo abito d'oro e d'argento.
Ma io più pensavo e più mi convincevo di avere sbagliato nella vita, perché, anche solo per un momento, quando stavo passando nella dimensione eterna, mi ero reso conto che Dio era lì e mi amava nonostante la mia colpa.
Una colpa durata una vita, che varrebbe la pena di essere rivista con pentimento e redenzione per potermi, un giorno, presentare a Lui e godere di quella luce che avevo percepito, in punto di morte, e di cui non avrei più potuto fare a meno.
La sua mancanza era uno struggente e malinconico pensiero per me, anima atea che, fino a poco tempo prima di oltrepassare la morte, aveva vissuto nel più totale allontanamento da Dio!
Mentre pensavo a questo, ricomparve l'angelo del Signore, questa volta sorridente e mi disse:
"- Vedo che hai capito e non ti sei fatto trarre in inganno da quell'essere falso. Ti avrebbe portato via, con l'inganno, per scaraventarti nelle fiamme e nella disperazione dell'inferno.
Però, prima di scendere nella palude, dimmi cosa vuoi fare: ti è concesso, se lo vuoi, che io porti la tua immagine in sogno ad un familiare per chiedere preghiere, poi inizierai qui il tuo percorso di redenzione-"
Così ho fatto: una sera, accompagnato dall'angelo, sono apparso in sogno a mio figlio, che era credente, e gli dissi di donare tutti i soldi, che avevo lasciato, ai bisognosi, ai poveri e agli ammalati.
Ma, soprattutto, chiesi che fossero recitate per me molte messe in suffragio e anche molte preghiere, se possibile.
Non so se mio figlio abbia obbidito a tutte le mie richieste, ma so, con certezza, che ha molto pregato per me ed io ne ho avuto molto beneficio.
Ora non sono più nella palude, come anima purgante: ho completato la mia purificazione.
Sono salito con l'angelo che mi ha accompagnato ad un livello di realtà spirituale superiore alla precedente, per iniziare un nuovo percorso che mi permetterà di evolvermi nella Luce della Parola di Dio.
Nulla è più grande della Bontà di Dio!
Chi avrebbe detto che un ateo, come me, si sarebbe potuto pentire e redimere?
Ricordate che nulla è impossibile a Dio ma, perché questo si avveri, occorre sempre la vostra libera scelta, il vostro libero arbitrio.
Prega per me, se ti è possibile, e scrivi questa mia testimonianza, affinché possa servire a far comprendere che l'uomo perda, una volta per tutte, la sua presunzione e vada ad inginocchiarsi di fronte a Dio!"

Serve, in certi casi, ascoltare anche la testimonianza dell'anima di un ebreo che ora si trova nell'aldilà.
Così lui mi ha parlato:


"...Sono vissuto abbastanza a lungo per capire bene la vita e la sua importanza, nel disegno divino.
Noi ebrei, scampati all'olocausto, un'immensa tragedia che non verrà mai dimenticata da alcun uomo, siamo purtroppo ancorati all'idea del Dio di Israele e al concetto dell'elezione del suo popolo.
Anche se siamo vissuti nell'epoca moderna, la religione è sempre e solo quella dei nostri avi, dei profeti e di tutto ciò, che ci ha sempre legati alla nostra sacra terra.
Il nostro grande limite è questo : il non voler alzare lo sguardo, alla grande proposta di redenzione, fatta da Gesù Cristo, che abbiamo sempre condannato, non credendolo Figlio di Dio, in quanto Dio per noi non è.
Io chiedo scusa, a nome di tutto il popolo ebraico, al Dio vero, a quel Dio che si è fatto uomo ed è venuto qui con tutto il suo amore e con tutta la sua carità: una carità che, purtroppo, noi abbiamo spesso dimenticato per concentrarci su un ideale fatto di esclusività, in un rapporto diretto con Lui, riservandolo tutto per noi, come piaceva a noi, convinti e chiusi nella durezza dei nostri cuori.
Ma Dio non è così: Dio è, soprattutto, Amore.

Un amore fatto di dedizione, di comprensione e di carità, rivolto soprattutto ai nostri simili, quei simili tra cui noi ci siamo spesso sentiti i privilegiati, gli eletti : come se la Parola di Dio fosse riservata, solo, a noi!
Povere menti ottuse le nostre!
Quanta chiusura e quanta ottusità nei nostri cuori!
Io non sempre ho ascoltato il cuore, nella vita trascorsa sulla terra: ho ascoltato col cuore del raziocinio, di cui noi, israeliani, andiamo tanto fieri.
Ho sempre dato la precedenza al mio personale contesto, alla mi famiglia e alla tanto amata terra d'Israele, per la quale anche io ho combattuto!
Tutte cose giuste s'intende, ma tutte cose che chiudono il cuore verso le necessità dei nostri simili : a Dio, non piace questo modo di vivere la Sua Parola.
Non è questo il modo giusto di portare né il suo messaggio di pace, né la Sua Parola, che insegna soprattutto a volerci bene e a lasciar da parte gli interessi economici, le motivazioni concrete che, se lasciate dominare nella vita, portano inesorabilmente alla rovina dei veri valori che si fondano solo ed esclusivamente sull'amore insegnato da Cristo!
Non sono qui, oggi, per trattare temi teologici, ma per portare le mie profonde scuse al Papa.
Noi, ebrei, guardiamo a Lui, come ad un qualunque incaricato ufficiale della sua chiesa, uomo di grande intelletto : ma abbiamo sempre rifiutato l'idea, che esso sia il rappresentante del Figlio di Dio sulla terra.
Per noi, questa è sempre stata la più alta delle eresie!
Con quanta ironia e frasi saccenti, abbiamo criticato il vostro Dio, sceso sulla terra, e Lo abbiamo relegato come un qualunque altro profeta o uomo dotato solo di potere di persuasione e di magia!
Ora, però, io sono qui nella vita eterna, e sono tanto dispiaciuto di aver vissuto un'esistenza fatta solo di concretezze della famiglia, che avevo costruito, e di essermi compiaciuto nella mia identità religiosa, nell'osservare quegli inutili precetti di cui gli ebrei praticanti vanno tanto fieri!
Ma voi, rabbini, credete veramente, che osservare tutti quei 613 divieti, faccia di voi degli uomini saggi e vi offra un futuro vissuto nel vero insegnamento della Parola Divina?
Voi non sapete guardare al vostro prossimo, diverso da voi, bisognoso, con quella carità che vi dovrebbe far sentire solo come lui, uguale a lui!
Smettete di osservare quegli assurdi precetti e fate a meno di sentirvi tanto diversi e migliori dei vostri "cugini" arabi, con i quali siete ancora in lotta da tanti anni!
Io mi sono permesso, con l'autorizzazione di Dio, di portarvi questa mia testimonianza, nell'intento di aiutarvi, con queste mie parole.
Se le mie parole vi avranno in qualche modo dato fastidio, o causato indignazione, ne sono ben felice, perché il mio scopo è stato raggiunto.
Se questo è ciò che vi succede, vuol dire che io sono almeno riuscito, in qualche modo, a far breccia nei vostri cuori!
Ma, se siete rimasti indifferenti, o vi state divertendo, a pensare che la persona qui presente, nel riportare mie parole, abbia perso il buon uso della mente, io vi posso solo dire, non senza rincrescimento, che io pregherò per voi, affinché la bontà di DIO prevalga sui vostri cuori, un giorno, e, nella Sua Misericordia, vi offra almeno in punto di morte, ancora una volta, il Suo perdono!

Convertiti, popolo ebraico, convertiti finché sei in tempo!
Shalom, Israel.

Zadòk



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