10 Motivi per credere - Gabriele Arcangelo

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10 Motivi per credere

10 MOTIVI PER CREDERE


1. Se questa operazione di salvezza, voluta da Dio Padre per l’umanità di questo millennio, non fosse autentica, il profeta si ritirerebbe volentieri dal suo compito al quale si dedica solo ed esclusivamente perché le è stato richiesto da Dio. Essere profeti della Parola di Dio, umanamente è sempre svantaggioso: basta guardare ai profeti del passato.

2. Accettare quanto un profeta dice nel Nome di Dio, implica sempre una buona dose di fede da parte vostra: è stato così anche per i profeti di un tempo e lo è anche oggi. Una cosa però dovete sempre tener presente: quando Dio parla lo fa solo nell’interesse della salvezza umana e per nessun altro motivo. Inutile quindi cercare altri mistici che dichiarino, senza mezzi termini, di poter dimostrare che essi sono i detentori della verità e che lo vogliano dimostrare nella concretezza della realtà umana. La Parola di Dio non affonda mai le sue radici nella concretezza della natura umana, ma nella realtà dello spirito. Al massimo si possono ricevere aiuti tramite Maria che, nelle sue apparizioni, ha chiaramente dimostrato che Dio esiste, vi ama e che è in tutti voi. Non si è mai manifestata per altri motivi: lei è venuta qui solo ed esclusivamente per la vostra salvezza e per incentivare la vostra fede!

3. Le garanzie sulla veridicità dei contenuti riportati nei Testi, si basano su di una sola certezza: io sono qui, incaricato da Dio di essere il garante angelico di ogni parola pronunciata, nel Nome del Signore, da chi fa da referente: essa non parla per sé, ma per Dio. Chi ne è il responsabile sono io, Gabriele Arcangelo, inviato qui da Dio Stesso per questo motivo. Inutile quindi sottoporre il profeta a domande sibilline che riguardino i pensieri e le realtà nascoste dei pensieri della gente: essa deve parlare per conto delle verità che le sono state dettate da Dio in questa operazione di salvezza voluta da Lui e non deve parlare di altre cose. Consideriamo che i discorsi relativi a questi temi esistenziali, non saranno pochi, anzi; io prevedo, secondo quanto Dio mi ha detto, che la restante vita del profeta non basterà per rispondere a tutti i quesiti che il genere umano le rivolgerà in merito a quanto è scritto sui Sacri testi a lei dettati da Lui tramite me. Io sono qui anche per rispondere alle vostre domande tramite lei, purché esse servano alla redenzione umana e non per soddisfare sterile curiosità.

4. Non si facciano supposizioni che quanto ci sia scritto su testi sia di stampo demoniaco: nessun demone parla in nome di Gesù Cristo affermando di essere morto sulla croce e risorto per voi e per la vostra salvezza! E nemmeno vi esorterà alla confessione e alla pratica dei Sacramenti come faccio io. Una delle prime falsità di Satana è l’affermare che Gesù è morto perché Satana ha voluto vincere su di lui, non perché Gesù ha sconfitto la morte dall’alto della croce, accettando l’estremo sacrificio, mettendo proprio il demonio in ginocchio! Non fatevi prendere in giro dalle lusinghe di Satana: credete che non stia facendo il possibile pur di allontanarvi dalla lettura delle verità contenute nei Sacri Testi dettati al profeta Levehor? Lo sta facendo e lo farà, eccome! Soprattutto facendo leva sulla tentazione, instillandovi il pensiero che quanto è scritto o non sia vero, perché non dimostrabile concretamente, o che sia frutto di fantasia dettata da una presenza demoniaca. Che altro può dire, un essere malvagio come lui pur di nuocervi? Pensateci.

5. Quanto affermato nei Sacri Testi non è frutto né di fantasia umana né, quindi, di suggerimento demoniaco: tutto è consono al Vangelo di Gesù e si riallaccia alle Sacre Scritture. Non vi è alcuna discrepanza nei Sacri Testi né sulla divinità del Figlio di Dio venuto sulla terra, né sulle verità inscindibili e indiscusse della Chiesa. I Sacramenti sono ribaditi nella loro funzione di donarvi la Grazia Santificante. Inutile cercare di trovare contraddizioni nei Testi, perché non ve ne sono: se qualche frase può dar luogo ad interpretazioni inesatte, chiedete. Chiedete e vi sarà dato secondo quanto Dio Padre vuole che sia. Io rimarrò col profeta Levehor fino alla fine della sua rimanente vita: oltre la quale  le Sacre Scritture a lei dettate rimarranno perché quelle sono Parola di Dio.

6. Un profeta non parla mai di per sé stesso: esso segue sempre i suggerimenti e le indicazioni che Dio Stesso gli dà. Questo perché nessun essere umano può compiere un servizio profetico di sua iniziativa: l’interesse e le finalità a cui farebbe riferimento, sfocerebbero sempre nell’interesse umano e razionale. Quindi non si tratterebbe di un’incaricata di Dio se, come tale, lei riportasse solo ed esclusivamente parole di vita umana invece di riportare parole di Vita Eterna.

7. Dirvi con chiarezza cosa vi attende nella realtà spirituale, è quanto Dio Padre sta facendo per tutti voi avvalendosi della collaborazione umana attraverso un profeta che Gli faccia da referente. Nessun altro pretesto deve essere imputato a questa grandiosa opera di salvezza finalizzata solo ed esclusivamente alla vostra auto-consapevolezza di essere figli di Dio che devono perseguire la via della salvezza indicata già un tempo da Gesù e che oggi pare sia stata dimenticata. Se tutti gli esseri umani di oggi, redimessero nel Nome di Dio come si dovrebbe, io ora non sarei qui per parlarvi di cose che vi svelano il significato più profondo della redenzione e della salvezza, insite nella vita qui sulla terra.

8. Inutile cercare prove concrete e materiali in cose spirituali: non esistono spiegazioni che soddisfino la logica e la razionalità umana in cose con significato spirituale. In pratica, non si può trapiantare una pianta del deserto in un terreno di montagna: il risultato sarebbe caduco e immediato. Voi avete un’anima che vi deve ricondurre a Dio: volete una prova concreta? Cercatela nel Vangelo di Gesù, non in altri posti. Ogni discorso derivante da una realtà diversa da un’altra, non può avere giustificazioni diverse se non nella realtà a cui esso appartiene.

9. Non attaccatevi alla religione dei segni per valutare se quanto troverete scritto nei Testi Sacri, sia da accettare o meno. Il primo grande segno che ha accompagnato l’inizio di questa opera di dettatura divina è stata la riconversione a Dio del profeta. Nessun essere umano abbandona un credo come l’Ebraismo, dopo averlo scelto, con un lungo percorso di anni, sostenendo colloqui ed esami, se non è più che convinto: la sua scelta, un tempo, è stata dettata da determinazione e da lucida coscienza dal momento poi che è stata fatta in età matura e dopo anni di studio e approfondimento. Se una persona, però, proprio in seguito ad una manifestazione angelica come la mia, ritorna sui propri passi, mettendosi quindi in discussione agli occhi di Dio e dei suoi simili, state pur certi che essa lo fa solo per profonda convinzione. E il profeta Levehor/Olga si è ricreduta proprio in seguito alla mia manifestazione angelica: questa è la prova che quanto io sto affermando è tutto vero e di divina ispirazione.

10. Una domanda ora ve la faccio io: cosa avete da perdere accettando quanto è scritto sui Sacri Testi dettati? Forse vi è scritto di non amare più Dio, di non avere fede in Lui o si rinnega la Vergine Maria Immacolata Concezione e Madre di Dio? No! Forse viene messa in discussione la natura divina di Gesù o si nega la sua incarnazione, morte e resurrezione in riscatto dai vostri peccati? No!
Trovate scritto di rinnegare qualcosa appartenente alle Sacre Scritture? No, perché nulla di quanto troverete sui libri dettati al profeta Levehor è in contrasto con le Sacre Scritture: né oggi, né lo sarà mai. Non fate voi, oggi, ciò che successe ai tempi di Gesù: chi voleva prove concrete sulla sua divina natura, lo ha crocifisso: invece chi lo amava, lo ha seguito sacrificando anche se stesso per Lui.
Amate Dio con tutto il vostro cuore, l’anima e la mente: amate il vostro prossimo come voi stessi.

Arcangelo Gabriele,  messaggero dello Spirito Santo, saluta e benedice nel Nome di JHS


 
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