Domande dei lettori - Gabriele Arcangelo

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Domande dei lettori

 
 

DOMANDE DEI LETTORI RIVOLTE A GABRIELE ARCANGELO


Le domande e risposte sono tratte dal libro "Un arcangelo tra noi" Ed. Segno
Legenda:  O.= Olga    G.= Gabriele Arcangelo



O. Si parla spesso della vita oltre la morte. Esiste realmente oppure è tutto relativo a ciò in cui si crede.

G. Credo che non si possa assolutamente parlare di relatività sull’esistenza della vita eterna. E’ vera, reale, come è reale è il vostro mondo, voi stessi e la vostra anima. Chi non crede alla sua esistenza o nega l’esistenza dell’anima che sopravviverà dopo la rarefazione (morte), si troverà comunque a doverla affrontare. Non credere nella vita al termine di questo percorso terreno, è il più grande errore che l’uomo possa commettere. Significa dare alla materialità, alla razionalità e a tutto ciò che cade sotto i sensi, il significato della vita qui: direi che è estremamente riduttivo e declassante per l’uomo!

O. Esistono moltissime testimonianze di persone che, in seguito a malattie o coma, vivono esperienze al di fuori dal loro corpo e riportano quello che hanno vissuto. Sono reali ed attendibili queste testimonianze?    

G. In linea di massima, queste esperienze esistono. Tutte le esperienze in cui c’è un malato in coma oppure una persona che, in seguito ad un incidente improvviso dichiara di essersi “scorporato” dal proprio corpo e che già conduce comunque un percorso di redenzione corretto, secondo gli insegnamenti del Vangelo ed è venuto in contatto con una realtà spirituale, nella maggior parte dei casi racconterà cose vere.                                                                                                                        Diversamente invece può cambiare il tipo di esperienza: chi nella vita non segue un percorso di redenzione corretto si limiterà a descrivere la sua esperienza “extracorporea” in senso generico, dicendo di aver visto il proprio corpo oppure potrebbe avere avuto la netta percezione del proprio cambiamento di stato in cui ha incontrato certi angeli (e in questo caso Dio permette che alcuni cherubini si rendano disponibili) o parenti defunti: nulla di più. Tutto, avviene in modo proporzionale al proprio credo.                                                                                                                                       Solo chi dice di aver incontrato Gesù in paradiso oppure i demoni all’inferno ad esempio, può dire di aver veramente avuto un’esperienza dell’aldilà concreta e reale. Il resto è solo un modo che Dio permette a certe persone, di avere queste visioni affinché testimonino col loro racconto, che la vita eterna esiste. Questo è un ulteriore aiuto della Misericordia di Dio soprattutto per chi è ateo o è lontano dalla fede: come dicono gli insegnamenti cattolici: un’anima dopo la rarefazione, va immediatamente in Purgatorio, in Paradiso oppure all’inferno. Non esistono dimensioni incerte o transitorie. Se invece queste si verificano, significa che un’anima non ha veramente avuto un’esperienza autentica ma solo visioni che richiamino l’aldilà e questo può servirle per cambiare in meglio la propria esistenza e quella di chi conosce dal punto di vista redimente.

O. Come possiamo sapere o capire se questi fenomeni raccontati siano poi veri oppure se una testimonianza è invece frutto di interferenze negative? Sappiamo che esistono anche testimonianze che possono trarre in inganno; quindi vorrei che tu ci spiegassi come possiamo fidarci di chi riporta un’esperienza di pre-morte o dice di dialogare coi defunti, senza rischiare di essere coinvolti in qualche setta.

G. Innanzitutto bisogna tener presente bene una cosa: stiamo parlando di interferenze con l’aldilà e se non si è tutelati, veramente si rischia di intraprendere una via scorretta che distoglie dalla verità. Occorre innanzitutto far chiarezza sulla provenienza di certe comunicazioni. Se la persona che riporta dialoghi con anime defunte o dice di ricevere messaggi, comunicazioni  o dice di aver vissuto un’esperienza di pre-morte, come la definireste voi, si deve innanzitutto indagare sulla provenienza di tutto ciò assicurandosi che questa persona riferisca ciò che le viene detto non solo in Nome di Dio, ma anche di Gesù e di Maria, nome che spesso viene ignorato proprio dagli appartenenti a sette e dia prova di essere redimente, costantemente in Grazia e di seguire scrupolosamente gli insegnamenti del Vangelo.                                                                                                                                               Noi angeli stessi, non possiamo venir qui se non siamo stati mandati da Dio e se lo siamo, possiamo solo parlare di redenzione di amore di Dio e di Gesù, di insegnamenti del Vangelo e degli aiuti di Maria in vostro favore: solo lei è Nostra Regina e Vostra “avvocata”. Inoltre, tutto ciò che appartiene all’Antico Testamento, se viene citato e usato come teoria di fede, non va bene. L’Ebraismo rimane comunque il fondamento della Parola di Dio, ma è stato superato e aggiornato da Gesù i cui insegnamenti e i mezzi di Grazia come i Sacramenti, sono e restano baluardi immutati per poter accedere alla salvezza. Vi ricordo che non esistono mezze verità, ma una sola verità: non ci sono compromessi.                                                                                                                Inoltre, la persona di fede, che sia in Grazia, prima di avvicinarsi a queste testimonianze, prega che lo Spirito Santo le dia il giusto discernimento: quindi, può andare tranquilla. La persona lontana dalla fede ma sensibile a questi discorsi, resterà nella migliore delle ipotesi impressionata da queste testimonianze e probabilmente le serviranno per riflettere. Chi invece nega totalmente l’esistenza dell’anima immortale resterà fermo sulle sue posizioni e non crederà a nulla.

O. Perché è così difficile credere nell’immortalità dell’anima? Oggi tutto sembra ruotare intorno alla fisicità, al materialismo, come se non esistesse altro che l’esperienza sulla terra destinata a terminare con la morte.

G. La maggior difficoltà che l’uomo incontra nella vita è proprio quella di accettare la presenza dell’anima immortale e la maggioranza di voi si sente attratta da ciò che è materiale e fisico. Soprattutto perché tutti hanno sempre più da fare e sono presi da mille occupazioni: questo sopprime la voce dell’anima.  Difficile, in queste condizioni, sentire il bisogno di cercare Dio soprattutto per i giovani!  

O. In molti pensano che esistano anime di defunti che restano legate alla dimensione terrena perché hanno ancora questioni familiari irrisolte alla loro morte.
         
G. Questa è una questione complessa perché dobbiamo distinguere tra praticati angelici e demoniaci. Allora, Dio non permette ad alcuna anima di manifestarsi liberamente dopo la rarefazione anche se questa ha lasciato questioni familiari importanti quando è trapassata.  Ci penserà Lui a gestire questa cosa. Ma la questione è un’altra: perché, nonostante questo divieto divino, vi sono anime che si manifestano sotto forma di presenze nei luoghi dove sono vissute? Non si può dire infatti che non vi siano manifestazioni di questo tipo. Il problema sta tutto nel rifiuto, da parte di queste anime, di voler affrontare la revisione vitale dopo la rarefazione, cioè l’esame della vita trascorsa che è il momento di verifica della vita conclusasi da poco.                                                                                                                             La revisione vitale permette all’anima trapassata, di riconoscere di fronte a Dio le colpe commesse e chiederne il perdono. Ma se un’anima si rifiuta per presunzione, incredulità, ateismo o quant’altro, di accettare l’esame vitale, automaticamente ascolterà la tentazione demoniaca che le suggerirà che la vita è la sua e che non deve alcuna richiesta di perdono a Dio né per come ha vissuto, né nel riconoscimento di alcuna colpa di fronte a Lui.                                                                                     Questo comportamento la legherà per un certo periodo, non inferiore ai 18 mesi più o meno, a rimanere sulla terra come anima errante in luoghi e stati legati ai luoghi dove è precedentemente vissuta, con la convinzione di voler sistemare a modo suo certe questioni rimaste in sospeso, sotto istigazione demoniaca. Non a caso si parla quindi di anime che possono disturbare case, luoghi o persone per attrarre attenzione su di sé. I sacerdoti esorcisti ne sanno qualcosa … Questo è un tipo di percorso che un’anima a volte compie nella cosiddetta pratica di Vermenio, cioè un percorso di Purgatorio piuttosto pesante perché di stampo demoniaco in quanto le è stato suggerito da Satana. Dovete ricordare sempre una cosa: voi quando oltrepassate la soglia della vita terrena, rimanete ciò che siete sempre stati: con le vostre convinzioni, con la vostra “dottrina” e con tutto ciò che fa parte dell’anima e, salvo rari casi, sostate tutti per un certo periodo nel purgatorio con praticati più o meno pesanti. Salvo il caso di un’anima che si è definitivamente dannata e che accede direttamente alle pratiche dell’Inferno.

O. Quindi cosa affrontiamo con la rarefazione (morte)?

G. Verrete qui nella Vita Eterna accompagnati dal vostro angelo custode col quale intratterrete il primo colloquio nei tre giorni successivi alla rarefazione, in linea di massima. Ad esequie terminate, o comunque quando il corpo verrà tumulato, vi verrà chiesto se vi presentate per la revisione vitale. Se accettate come auspico per tutti voi, sarete assistiti anche da un angelo cherubino istruttore che, nelle pratiche di garbenterio, vi aiuterà a cogliere le scelte, le esperienze e quant’altro vi avrà allontanato da Dio nella vita sulla terra appena trascorsa e soprattutto dovrete rendervi conto dell’eventuale cattivo esempio che avrete lasciato a familiari, amici e parenti col vostro comportamento.                                                                                                                                         Come secondo passo, verrete quindi chiamata da Dio e, sempre tramite gli angeli, vi verrà ancora chiesto se durante tale periodo, avete riflettuto sufficientemente per comprendere l’importanza del riconoscimento delle colpe legate alla vita terrena trascorsa. Tutto ciò avviene sempre nel purgatorio (garbenterio), cioè la dimensione ultraterrena delle anime purificanti ed affronterete, quindi, la revisione vitale.

O. Ma se un’anima, dopo questo primo percorso, si rifiuta ancora di compiere la revisione, cosa succede?
                                                                                                                                                                 
G. Purtroppo ascolterà il suggerimento di Satana ma con una variante: non potrà più stare in luoghi dove ha vissuto, quindi il rischio di dannarsi per sempre è più alto perché non potendo più attirare attenzione su di sé, non riceverà benedizioni o preghiere in aiuto. Infatti esiste sempre il “pericolo” che arrivi un sacerdote o un esorcista dove essa si sia manifestata e che la possa liberare. Pur rimanendo nel Vermenio, in questo secondo caso, quest’anima sarà costretta a compiere un percorso silenzioso di circa due anni con un demone con il quale imparerà alcune rudimentali pratiche su come si può nuocere a persone, soprattutto di famiglia, attraverso canali in cui Satana e i demoni operano, per nuocere alla redenzione e alla salvezza anche di una persona che le viene assegnata da Satana stesso. Si tratterà ovviamente di stare vicino ad un’anima di una persona atea o incline alla perdizione. Non certo a quella di un’anima di un credente! Come ben sapete Satana ha copiato all’inverso tutto ciò che di bene è stato concesso e donato da Dio ed è un po’ come succede per un’anima redenta che, dopo la purificazione, inizia ad impratichirsi con l’angelo custode sul suo compito accanto ad un’anima di un essere umano che sta vivendo sulla terra. Ma nelle pratiche demoniache è al contrario. Tutto il mondo satanico è ad imitazione inversa e contraria di quello angelico in cui le anime purificanti del Purgatorio, dopo aver compiuto la revisione vitale, compiono percorsi purificanti in vista della santità.


 
 

D. Chi sono gli angeli custodi?
R. Esistono angeli creati da Dio come tali, all'origine della creazione, e anime di esseri umani figli di Dio confermate nella santità che hanno una costituzionalità simile agli angeli e accedono a questo compito dopo aver vissuto una vita all'insegna della santità raggiunta sulla terra. Tutto ciò è reso possibile solo dopo la venuta di Gesù. Prima di Lui, il Figlio di Dio, questo non era possibile e, come riportato nell'Antico Testamento, nessuna anima sulla terra poteva accedere alla santità.
La prima mansione che un’anima di solito desidera affrontare a santità raggiunta, è di iniziare come assistente di un angelo custode esperto che sta svolgendo questo compito accanto ad un’anima affidatagli da Dio sulla terra.
Andrebbe specificato che vi sono due tipologie fondamentali di angeli: gli angeli come tali sono stati creati  da DIO e gli angeli che hanno raggiunto tale livello partendo dall’esistenza sulla terra.
Già al concepimento di un essere umano inizia questo compito angelico in cui l’anima da subito è accompagnata dall’angelo custode.
Il termine angelo non può comunque essere generalizzato, perché se da un lato per voi esseri umani l’angelo è lo spirito puro creato come tale e veicolante di Grazia Divina, nel mondo celeste la figura dell’angelo ha un'identità ben precisa ed è legata alle creature celesti che svolgono compiti vari sia che esse appartengono ai Cori angelici o al Corpo degli arcangeli.
Prendiamo ora in considerazione un compito angelico di un'anima che è quello più vicino alla vostra realtà di esseri umani: l’assistenza con l'angelo custode. L’assistente al custode, ha un iter particolare che a tutte le anime sante viene consigliata dalla Bontà di Dio perché, come ogni mansione sulla terra, essa permette di acquisire elevati meriti.
A santità raggiunta, l’anima è quindi in grado di affrontare questa mansione che le permetterà un giorno, di divenire talmente esperta e preparata da essere ritenuta idonea da Dio Vostro Padre ad assumere il vero ruolo di angelo custode indipendente.
L’assistenza con il custode viene di solito portata avanti almeno per tre anni e in questo arco di tempo, questo compito viene svolto  dapprima accanto all'anima di un bambino che nella sua realtà umana vive ovviamente un contesto poco incline al peccato; successivamente, affiancando in successivi compiti, un esere umano che  potrebbe invece vivere in un contesto di redenzione non sempre corretto e sempre meno meritevole variando in tal modo il compito con una tipologia umana sempre diversa.
L’angelo custode inizia la sua mansione accompagnando l’anima che gli è stata affidata da Dio all'atto del suo concepimento affinché lui l’assista e l’aiuti a percorrere il giusto cammino di redenzione come essere umano nell’attuazione della Volontà Divina che è stata predisposta al meglio da Dio ma sempre nel rispetto della libertà di scelta di quell’anima che dovrà affrontare il percorso terreno.
Questo avviene solo per alcuni anni, dopo di che, gli assistenti ai custodi, vanno a rendere grazie a  Dio nel Velario della Preghiera che si potrebbe considerare una specie di Università angelica dove i novelli angeli custodi vengono ammaestrati da angeli elevati ed esperti con nuove acquisizioni e approfondimenti sulla Parola di Dio per completare poi il loro sapere in relazione ai Misteri Divini relativi alla trascorsa esistenza sulla terra.
Essi riflettono così anche su altri percorsi spirituali da intraprendere, consigliati dagli angeli cherubini, per proseguire poi sotto la guida degli arcangeli, Menti di Dio, nelle varie mansioni che possono intreprendere per aiutare le anime dei loro cari rimaste sulla terra.
Se invece queste anime, divenute ormai spiriti perfetti nella santità, vogliono proseguire nella mansione di angelo custode, studieranno per molto tempo accompagnati da angeli addetti alla Divina Conoscenza e Saggezza, proseguendo poi lo studio delle regole con l’Arcangelo Raffaele prima, addetto a seguire gli aspiranti custodi e sotto la guida dell’arcangelo Gabriele dopo, quando gli assistenti sono pronti per essere confermati alla nomina definitiva di custode.
E’ bene sapere che le anime sante già beate in terra,dopo la rarefazione (morte) svolgono l’ultima parte di studio e riflessione prima di accedere alla scelta dei vari percorsi spirituali col proprio angelo custode.
Tutti gli angeli, dopo aver portato a termine un compito affidato e dopo aver accompaganto un'anima sulla terra, devono trascorrere un breve periodo in preghiera prima di presentarsi a Dio: la differenza con le anime dei beati sta nel fatto che per un angelo, tale sosta viene considerata preghiera nel periodo di riflessione e di ringraziamento all'Onnipotente, per la mansione affidata riflettendo su quelle piccole parti del servizio svolto, non totalmente perfezionate.
Ovviamente questo è in relazione al contesto di quella perfezione angelica propria di una dimensione diversa dalla vostra.
Il primo requisito che un angelo deve avere, per compiere un percorso affidatogli da Dio, è sempre la più totale obbedienza agli ordini divini. Non si creda con questo che un angelo sia privo di volontà: è una creatura intelligente, dotata di libera scelta che, per il suo livello di santità, non si discosta mai dalla Divina Volontà e può essere più o meno elevata, ma sempre perfetta.



 
 
 

D. Chi sono in realtà gli angeli caduti e perchè se ne parla poco?
R. Secondo quanto è scritto nella Bibbia, Dio ha creato prima gli angeli e poi il cosmo. Il mistero della creazione del mondo materiale è certamente mirabile, in quanto procede dalla onnipotenza e sapienza di Dio; ma di sicuro raggiunge il suo significato solo quando avviene la creazione dell'uomo perché è solo con la presenza dell'uomo che tutto il creato sensibile, a cui l'uomo appartiene, si ricongiunge a Dio, suo creatore. L'uomo, creato a immagine e somiglianza di Dio (Genesi 1,26), essendo essere razionale, ha la possibilità di ricongiungersi al suo Creatore e di comunicare con lui. Il mondo materiale invece, pur avendo la sua origine da Dio, di per sé non può godere di uno scambio diretto e immediato con il suo Creatore, da cui dipende totalmente e passivamente. Noi angeli, spiriti celesti, non siamo sottoposti, per natura, a un rapporto immediato con questo mondo materiale. Non era questo lo scopo di Dio; ai nostri occhi, il mondo materiale non aveva un perché fino a quando non comparve nel mondo la creatura razionale, l'uomo, che aveva una relazione immediata con Dio, essendo un essere intelligente e libero, ed era in grado di dare significato a tutto il mondo materiale, innalzando la lode del Creatore. Noi, all'inizio dei tempi, siamo stati creati da Dio al vertice della perfezione perchè Lui ha voluto così, non per merito quindi; Lui ci ha dotati di bellezza, bontà e splendore, ecco perchè noi siamo servi del Signore e mettiamo al vostro servizio e secondo quanto la Volontà di Dio ci chiede, la nostra presenza, sapienza e intelligenza per il bene della vostra redenzione; ma alcuni angeli, per loro autonoma decisione (primo libro “La porta d'oro”), si sono ribellati e sono divenuti perfidi. Tale caduta quindi ha generato questi spiriti creati inizialmente con libera scelta, ma imperfetti e traviati dall'errore per aver radicalmente e irrevocabilmente rifiutato Dio e il suo Regno. La ribellione di questa parte degli angeli, capeggiata da Lucifero, è precedente alla creazione dell'uomo e ha trovato la massima realizzazione nella tentazione satanica da parte del demonio verso l'uomo fin dalle origini. Non ci si stupisca quindi se l'uomo ancora oggi subisce le tentazioni del maligno! Non è per vanto che affermo questo, ma senza noi angeli al servizio dell'Onnipotente col marderio, la redenzione umana nel Nome di Gesù non sarebbe attuabile nei termini da Lui Stesso stabiliti. Chiamatelo pure Spirito Santo Divino di cui noi siamo i messaggeri: rimane sempre il fatto che, da Gesù in poi, non solo l'umanità ha ricevuto un enorme beneficio di Grazia e salvezza, ma anche il nostro compito con voi è radicalmente cambiato. Sono venuto qui per volere divino per parlarvi anche di questi argomenti così che i ministri di Dio abbiano nuovi e molteplici argomenti sul mondo angelico, in relazione a quel meraviglioso disegno di salvezza che Dio Padre ha preparato per tutti voi. Sta a voi ora fare vostre le verità che vi sto raccontando; al termine dell'esistenza del profeta che sta scrivendo, il mio compito terminerà perchè il secondo profeta che le succederà avrà altri compiti con altre modalità.

D. Un'anima, già condannata e finita all'inferno, può avere ancora la possibilità di salvarsi al momento del Giudizio Universale?
R. Purtroppo no. Non per condanna, ma per scelta. La dannazione è una scelta compiuta dall'anima che l'ha voluta, per cui l'anima che si definisce dannata ha in sé un significato chiaro e preciso: la ribellione a Dio e l'adesione a ciò che Satana le ha proposto. Non vi sono altre alternative.
Il giudizio universale sarà la logica conseguenza di ciò che resterà sulla terra: da una parte andranno i giusti rimasti su questa terra e dall'altra demoni e dannati seguaci di Satana che rimarranno qui perchè questo è il loro mondo in quanto hanno negato per sempre la vita.

D. Sono un religioso e, da un po’ di tempo, sto studiando le Verità della Nuova Evangelizzazione contenuta nei Testi. Sono convinto e “sento” che l’Autore Primo dei libri che le contengono è Dio. Solo Lui può parlare come si parla in essi. Uno che non sia Dio e che si presenti nella maniera come appare dai libri, può solo essere un alienato mentale, incapace di produrre tali opere.
Tuttavia, data la grande trascendenza di certe verità, per essere sicuro, in modo assoluto, di non aver frainteso una cosa per un’altra, vorrei la vostra conferma su di esse. Chiedo: ho interpretato bene, nel loro insieme, quei passi che farebbero concludere che, alla “fine” non ci sarà più alcun dannato; né Satana, né Angeli, né uomini, ma solo Dio attorniato dalle sue creature , rimaste o ritornate tutte buone per il pentimento offerto da Dio e per la purificazione, le quali canteranno nella gioia più perfetta, in eterno, la Bontà e la Misericordia del Signore?
R. Sul quesito riguardante essenzialmente un argomento tanto caro ai teologi, è stato ampiamente risposto a pag. 82 della prima raccolta.
Dio Padre mi ha mandato per compiere un marderio straordinario col profeta e, fino al termine della sua vita, oltre a diffondere le Verità Divine, io risponderò con piacere a tutte le domande di carattere esistenziali che voi vorrete pormi purchè questo giovi alla vostra redenzione e conseguentemente alla vostra salvezza.
Gesù, morendo sulla croce, ha dato il via ad un conto alla rovescia tra la Sua venuta e la fine dei tempi, anche se si tratta di millenni, perché poco più tardi della sua venuta e precisamente nell’anno ‘70, come ho già detto in altri capitoli, questo mondo ha assunto il significato di luogo e modalità, nelle sue infinite sfaccettature, del purgatorio che sommato alle pratiche di redenzione è stato da Dio Stesso chiamato garbenterio in occasione di questo Suo Marderio tra voi, in cui Lui vi sta parlando tramite il profeta Levehòr per la vostra salvezza.
Dio, nella sua Onniscienza, non ha in Sè la scansione temporale per cui, la Trinità, ovvero Dio Uno e Trino, essere presente nella vostra storia in questo secolo piuttosto che in un altro, ad esempio, poco cambia; cambia comunque la sostanza delle cose perché, prima di Gesù, le cose sulla terra andavano in un modo ma dopo di lui i vostri percorsi di purificazione e di redenzione hanno assunto l’aspetto di un disegno divino da attuare qui sulla terra con i mezzi della grazia santificante portata proprio da lui. Questo è stato possibile grazie anche all’esempio di molti santi e martiri che vi hanno dimostrato che la santità si può raggiungere proprio qui per le grazie e per i meriti che Gesù vi ha offerto.
Dio vi ha creati liberi e liberi dovete rimanere fino alla fine per cui la data della fine dei tempi, ricordate bene umanità del Signore, la scriverete solo voi, ovvero quando su questa terra tutti i giusti se ne saranno andati e coloro che credono in Me avranno affrontato il giudizio nella revisione vitale. Gli unici che resteranno qui, alla loro rarefazione, non si redimeranno perché essi stessi non lo vorranno più fare e ritorneranno qui con praticati sempre peggiori nella sofferenza, nella violenza e nel male.
In pratica questa terra perderà il suo senso redimente e le forme di vita presenti fino ad allora che hanno accompagnato la vita dell’uomo, si estingueranno.
Da allora in poi questo posto, che Dio aveva destinato solo per coloro che si sarebbero auto condannati alla dannazione eterna seguendo Satana, tornerà ad essere quel luogo di desolazione che era prima che Lui attuasse la creazione sulla terra tanto ben descritta nella Genesi.
Questo in sintesi è quello che succederà: questo mondo per ora si chiama garbenterio, ovvero mondo dove l’uomo, quale figlio di Adamo ed Eva, viene per purificare ma soprattutto per redimere con un’opera di conversione che non solo dovrebbe aiutare il suo prossimo a star meglio, ma che proprio per il Nuovo Patto di Alleanza offerto da Gesù, dovrebbe sconfiggere per sempre Satana come ormai vi ho spiegato più volte! Il mondo così com’è, anche se si sta lentamente estinguendo nelle sue pratiche di purificazione, non si può ancora definire del tutto inferno ma lo sarà solo dopo che l’ultimo giusto sarà vissuto su terra. Questa data, anche se approssimativamente per quanto riguarda l’arco di tempo che voi potreste chiedermi esattamente in anni, non sarà protratta oltre la soglia della fine di questo glorioso millennio, che vede Dio Onnipotente parlare ad un profeta, affinché diffonda la Sua Parola per il bene della salvezza umana.
Il cerchio si chiude così com’era iniziato: Dio aveva aperto un discorso con l’uomo, dando un tempo la Sua Parola nell’antichità ai profeti, per avviare l’umanità alla redenzione: ora chiude questo lungo discorso che ha fatto nei tre millenni di storia che si sono succeduti dopo la venuta di Gesù, nel medesimo modo con cui Dio aveva iniziato.
Quando Dio parla direttamente all’umanità, lo fa sempre con questa modalità: parla attraverso la testimonianza dei Suoi profeti.
E per profeti intendo coloro che, fin dai tempi antichi, hanno parlato per l'Onnipotente nella realtà umana e non coloro che hanno predetto inutilmente la fine dei tempi in questa o quella data escludendo, dalle loro parole e dalle loro opere, il Vero e Unico Dio in Tre Persone!

D. Sono molti i dubbi che sorgono circa l'autenticità di queste affermazioni e non ultimo il fatto che un intervento divino nell'umanità, come quello dichiarato pubblicamente da Gabriele, quale messaggero divino nel portare queste verità, comporta di solito dei segni che fanno credere a comprova che quanto detto è veramente Parola di Dio: come possiamo accettare una nuova figura profetica senza questi segni?
R. Essere qui su questa terra, include per noi angeli due componenti ben distinte tra di loro anche se collegate. La prima è che voi sulla terra siete assolutamente liberi di scegliere e di agire così come Dio Vostro Padre vi ha creati. Pertanto io non potrò mai entrare nel vostro libero arbitrio se non dietro incarico divino, offrendovi un motivo di redenzione attraverso certe mie parole. Il secondo aspetto invece riguarda questo: noi angeli, come sapete, siamo perfetti rispetto a voi uomini perché aderiamo perfettamente, con volontà e intelligenza alla Volontà di Dio.
Ora, se un angelo si discostasse, peccherebbe di imperfezione; pertanto non sarebbe più tale per sua definizione. Ma non crediate che gli angeli passivamente obbediscono e passivamente non sappiano creare essi stessi la loro evoluzione: essere angeli significa soprattutto concretizzare, con operati e mansioni, percorsi personali frutto di una volontà intelligente che siano il più possibile consoni alla Volontà di Dio in un ambito quindi di perfezione. Si potrebbe anche dire, senza ombra di dubbio, che il nostro operato non serve solo alla vostra redenzione, quando dobbiamo intervenire in questioni tipicamente garbenteriche (terrestri) ma che questo serve anche alla nostra evoluzione spirituale angelica e ci eleva sempre più in santità.
Perché dico questo? Perché appare evidente, nelle domande, che siete ancorata alla ricerca di segni tangibili che diano atto, nella concretezza delle cose materiali, sia a confermare la mia presenza col profeta Levehor, sia per avere prove tangibili che quanto essa scrive sia veramente Parola di Dio.



L'APOCATASTASI

D. Una delle critiche, in particolare rivolta dai sacerdoti a questi Testi, è la presenza nelle pratiche di purificazione di anime che si presentano a Dio dopo una vita dissoluta trascorsa sulla terra, di avvalersi dell'apocatastasi ovvero un'antica teoria secondo cui:
"alla fine dei tempi avverrà la redenzione universale e tutte le creature saranno reintegrate nella pienezza del divino, compresi Satana e la morte: in tal senso, dunque, le pene infernali, per quanto lunghe, avrebbero un carattere non definitivo ma purificatorio.
I dannati esistono, ma non per sempre, poiché il disegno salvifico non si può compiere se manca una sola creatura: riteniamo comunque che la bontà di Dio per opera di Cristo richiamerà tutte le creature ad unica fine, dopo aver vinto e sottomesso anche gli avversari. (De principiis, I, VI, 1)"

R.Gabriele arcangelo risponde a queste parole definendole: libera interpretazione basata non sulla veridicità delle parole contenute nei Testi, ma sulle idee errate di chi, avendo letto superficialmente, non ha colto il vero significato.
In uno dei Testi pubblicati si legge:"alle anime perse, non ancora dannate, quando compaiono al cospetto di Dio dopo una vita dissoluta sulla terra, Gesù offre loro la possibilità di ritardare la revisione vitale (ovvero l'esame della vita trascorsa) dopo la rarefazione (morte); non per comodo, nè per mettere in discussione la dannazione! No, ma per lasciar intercorrere un certo periodo nel purgatorio in una pratica (stato e luogo) assegnata da Dio con l’accompagnamento di un angelo cherubino istruttore affinchè queste anime, che sicuramente si sarebbero opposte a Dio dopo una vita lontana dalla Grazia, possano riflettere ancora una volta, con calma e lucidità, sul fatto che, senza pentimento di fronte a Lui prima della morte, ci si avvia a sicura dannazione.
Questo non significa che viene messa in discussione la dannazione eterna con un'errata teoria secondo cui ci si può pentire anche dopo la morte o che la dannazione è solo transitoria!

NO, NELLA MANIERA PIU' ASSOLUTA, NO!

A queste anime, Dio e solo Lui, per Sua Volontà indiscutibile, offre alle anime perse che hanno vissuto lontane da Lui, l'ennesima e ultima possibilità di esaminare e comprendere l'errato significato della loro precedente vita aiutati da un angelo esperto affinchè abbiano un'ulteriore possibilità di accettare, umilmente che, condurre una vita lontana da Dio, non porta alla salvezza ma alla perdizione e successivamente alla dannazione!
Io vi chiedo: non è forse giusto che Dio si preoccupi ancora di queste anime, in progressivo aumento, offrendo loro un'ulteriore possibilità di pentimento onde evitare la certa dannazione? Non è forse Misericordia Divina questa? Ricordate la parabola di Gesù sul figliul prodigo: qui si innesta il suo profondo significato di perdono e redenzione!
In ogni caso, trascorso un certo periodo che solo Lui decide, queste anime vengono poi richiamate al Suo Cospetto e scelgono definitivamente se stare dalla parte di satana seguendo la dannazione eterna, oppure se, dopo tale periodo di riflessione con l'angelo cherubino addetto a tale mansione, cominciano a comprendere l'errato significato della loro vita trascorsa.
In questo frangente, non vi sono più altre possibilità: o si chiede il perdono a Dio, accettando di seguire un lungo percorso di purificazione, mettendo in discussione le scelte passate, o si segue l'istigazione satanica e ci si danna per l'eternità.
Il giudizio è e rimane DEFINITIVO.






 
 
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