Testamento dall'Aldilà - Gabriele Arcangelo

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Testamento dall'Aldilà


Testamento Spirituale di Maria Simma: 17 Maggio 2006


Io sono venuta qui oggi, accompagnata dal Figlio di Dio Gesù, Nostro Redentore, per dare il mio messaggio quale piccolo contributo alla vostra redenzione, concessomi da Dio Padre.
Sono Maria, quella Maria che ha trascorso la propria esistenza a disposizione di coloro che presentatesi a me come anime del purgatorio, avevano una grande necessità: mettere fine al loro percorso di purificazione attraverso le mie preghiere e le mie sofferenze che io ho devoluto per la loro causa.
Sono stata spesso criticata e poco accettata dai miei simili del tempo in cui sono vissuta: ho dovuto sopportare le infamie di Satana che ha cercato in ogni modo di scrivere la parola fine alle mie opere di aiuto alle anime bisognose: ma a nulla è valso il suo operato perché Dio mi ha sempre accompagnata con la Vergine Maria e con Gesù per tutta la durata della mia esistenza qui sulla terra.  
Ora io sono qui per lasciare questo piccolo e modesto documento, un documento che vuole essere un saluto di affetto sia a coloro che mi hanno conosciuta, sia a quel sacerdote che mi ha veramente compreso nella mia missione, l’unico forse ad aver colto fino in fondo il vero significato delle mie opere offerte in favore delle anime purificanti e in particolare delle anime perse, anche se non ho mai potuto riportare le loro testimonianze come mi venivano date perchè non mi è mai stato concesso: solo talvolta ho potuto ascoltare la loro storia, una storia amara e con risvolti di sofferenza demoniaca, e non sapevo di certo che un giorno, qualcuno avrebbe raccolto la mia eredità ed avrebbe potuto scrivere testimonianze simili alle mie.
Simili sì, ma non certo uguali: tutti i figli di Dio sulla terra hanno un compito diverso l’uno dall’altro e tutti sono chiamati ad essere Suoi testimoni per lasciare nel mondo la loro testimonianza e un esempio di redenzione per coloro che rimangono.
Io non voglio parlare di me in questa occasione; è già stato detto fin troppo nei libri che hanno stampato su di me e che gli editori, nel compito di referenti, hanno abbondantemente diffuso.
Sono grata e ringrazio di cuore tutti coloro che mi hanno seguito soprattutto negli ultimi anni con grande amore e premura: al termine della mia vita, io ero una povera anziana che aveva bisogno di ogni assistenza giorno e notte però non sono mai stata abbandonata a me stessa: invece di affrontare il distacco dalla vita col pensiero di trovarmi di fronte ad una realtà sconosciuta, io ho salutato la morte come si saluta una vecchia amica, un’amica che si conosceva da anni e che con gioia si incontrava dopo molto tempo.
Per me la morte ha significato una cosa sola: essere in comunione con Dio Padre, con Gesù e con Maria, Madre Dolcissima, esattamente come io speravo che succedesse dopo aver incontrato così tante anime sofferenti e conscia di aver offerto il mio sacrificio per loro con la stessa carità e amore che loro mi hanno donato quando ho superato la soglia che mi ha introdotto nella vita eterna.
Il mio unico desiderio, in questo scritto che io ho voluto chiamare mio testamento, è che tutti leggano non solo le testimonianze che ho lasciato, dopo aver vissuto a lungo su questa terra, ma anche che tutti leggano con amore e umiltà i Sacri Testi che sono stati dettati al profeta per la redenzione umana.
Non serve che io spieghi con parole povere il significato di questi libri che hanno la stessa importanza delle Sacre Scritture; non sono mai stata molto brava nel parlare, ma io sono assolutamente certa di una cosa sola: quando Dio parla si devono aprire le orecchie e il cuore alla Sua Parola, perché non è una cosa tanto frequente che Dio Padre apra la porta d’oro della vita eterna per lasciar uscire un Arcangelo come Gabriele, che viene qui a parlare per la salvezza di tutti in modo chiaro e semplice!
Forse non avete capito una cosa: voi che mi avevate tanto minacciato di essere nel falso ma ancora oggi non avete capito che Dio ci vuole tutti salvi e che solo Lui può venire in nostro aiuto e salvarci per amore della nostra salvezza? È inutile sprecare tempo ed energie per cercare di trovare ogni più piccolo riscontro nella razionalità o nelle teorie teologiche che devono combaciare con ciò che ci si aspetta dalle parole di un Messaggero dello Spirito Santo come l’Arcangelo Gabriele inviato da Dio: lui parla perché Dio ha voluto così ed è qui per tutti e parlerà con tutti per donare le Verità che Dio concede che siano date per il mondo affinché esso si salvi e si redima, dal momento che oggi si trova in una situazione assai grave e a rischio di perdizione.
Nella vita sulla terra non ci si deve porre il problema di come fare per essere felici: non si potrà mai esserlo perché noi, creature umane e figli dell’Eterno Padre, siamo destinati alla vita eterna e non siamo stati creati per stare nel mondo con presunzione e falsità o per ingannare noi stessi con teorie che ci illudano su come nella vita si possa avere tutto: se si crede in questo, si entrerà negli inferi un giorno dove ci sono solo pianto e disperazione, lontani da Gesù, dall’amato Nostro Redentore, che ha offerto la vita per la nostra salvezza!
Io sono convinta che chi mi ha conosciuto o chi ha letto qualcosa di me e della mia missione di soccorso alle anime del purgatorio, comprenda che io oggi, in questo mio messaggio, stia veramente lasciando alla persona che sa scrivendo il mio testamento spirituale relativo alla mia vita terrena ed è il primo e unico che io lascio dopo la mia dipartita; voglio considerare Olga come mia ereditiera nell’umile e semplice contributo di salvezza nel portare avanti un compito di soccorso alle anime bisognose come l’ho avuto io e vorrei avere la certezza che voi tutti, che state leggendo queste mie parole, siate veramente persuasi che io sono Maria Simma che aiutava a salvare le anime con la preghiera accettando di offrire sacrifici e sofferenze per le povere anime bisognose del purgatorio.
Questa è stata una grande Grazia anche se ho dovuto affrontare mille problemi e mille sofferenze, ma la mia vita deve e dovrà servirvi per essere anche voi certi, come lo sono stata io, che dopo la morte inizia la vera vita e la vera vita trova la sua fonte di purezza e il suo grande significato solo ed esclusivamente in Gesù Nostro Salvatore, in Maria Nostra Amabilissima Madre e in Dio Padre Nostro Creatore.
Io mi congedo e consegno il testimone che ho tenuto fino all’ultimo giorno della mia vita sulla terra: una Grazia secondo quanto Dio concede e scriva le testimonianze delle anime sofferenti, affinché il l’uomo si redima e tutti si convertano nel Nome di Dio Padre Nostro Creatore.
Vorrei che tutti leggano cosa detteranno, accompagnati dall’Arcangelo Gabriele, le anime sofferenti che verranno a parlare per intercessione di Maria: grazie a lei ogni venerdì sarà concesso a Olga di scrivere non solo una testimonianza di un’anima del purgatorio ma anche quella di un’anima persa ovvero un’anima che si trova nella parte più bassa ai confini con gli inferi e si presenti lasciando così la sua testimonianza con grande gioia di coloro che credono nel Padre, a Suo Figlio Gesù e a sua madre Maria.
Io non ho mai potuto riportare, se non in casi rarissimi, le testimonianze di queste anime che sono meno redimenti e infelici di altre perché sono nel purgatorio più profondo ai confini con gli inferi e quasi mai è stato concesso di riportare una loro testimonianza.
Oggi invece Dio concede anche le testimonianze di coloro che hanno vissuto qui e che hanno purtroppo avviato un percorso di perdizione. Parleranno sotto santa costrizione di Maria e daranno la loro vera testimonianza; diversamente non potrebbero mai parlare per aiutare coloro che stanno vivendo sulla terra poiché Satana non glielo permetterebbe!
Solo il grande sacrificio di Maria Santissima può mettere in ginocchio anche un’anima persa che sta avviando la sua dannazione sotto il praticato del demonio!  
Io ora vi saluto tutti, con affetto e con semplicità: vi chiedo un’Ave Maria di aiuto per me e un’Ave Maria di ringraziamento proprio a Maria che ha permesso, col suo sacrificio, che questo fatto potesse ancora continuare grazie all’opera di un profeta voluto da Dio.

Sia lode a Dio Onnipotente ora e sempre. Così sia.

Maria  Simma, oggi umile serva di Dio

*


Nota

Le anime che si sono presentate e hanno lasciato un messaggio, sono state acompagnate da Gabriele Arcangelo dietro autorizzazione divina. Nessuna di loro è stata crecata o invocata liberamente dall'autrice.





TESTIMONIANZA DI UN'ANIMA PERSA


" Essere qui atestimoniare per uno come me, un'anima persa, rappresenta una grande soddisfazione perchè all'essere immondo, che mi segue è stato detto che io avrei dovuto testimoniare per loro, cioè per i demoni e non per dare un aiuto a voi.
Io non so il perché sia toccato proprio a me, ma se sono qui è solo merito di quella signora che tutti chiamano Maria, una signora che si prende a cuore il destino di quelli come me che vagano nelle tenebre della schiavitù infernale, succubi e servi di Satana.
Il perché io sia finito qui a voi non dovrebbe interessare ma Maria mi ha chiesto con la forza del Suo Cuore Immacolato di venire qui a spiegarvelo ed io ne sono stato costretto: nessuno di noi ha potere contro questa richiesta d'amore e nulla può anche un demone potente.
Io devo spiegare alcune cose sul mio conto che sono alla base del discorso della dannazione a partire dal primo istante in cui ho affrontato la revisione vitale, fino al momento in cui ho volutamente intrapreso la via della perdizione dopo il sesto maledetto praticato di dannazione, avviando così il famigerato 666; se avete letto con attenzione quello che l'arcangelo Gabriele ha dettato al profeta, sapete che il sesto praticato consiste nell'avviare un percorso di dannazione nel senso che, una volta avviata la sesta pratica per tre volte, difficilmente si potrà poi uscirne: terminare la terza pratica senza redimersi è uguale a consegnare il proprio spirito all'essere maledetto...
Ogni reazione a catena ovvero ogni ritorno nella realtà del garbenterio, che sia stato consigliato da Satana, è un gradino in discesa Dal quale, una volta superato il primo numero della cifra 666, difficilmente c'è ritorno ed ora serve che si dia spazio anche a queste cose di cui non si era mai parlato prima..
Non sarebbe opportuno che voi ficcaste il naso in queste questioni, ma se io devo parlare parlerò anche perché lo sforzo che dobbiamo fare noi anime perse, costretti dalla carità di chi pensa sempre ad aiutarvi, ci impone di essere schietti e in tal modo si ottiene un senso di autocoscienza che prima era andato perso questo grazie al servizio di Maria che ci permette di ritornare sulle decisioni prese in precedenza e magari di riflettere meglio sulla nostra posizione redimente che abbiamo rifiutato da sempre.
Originariamente il mio spirito era la creatura di Dio redimente di Dio e protesa a ritornare al Padre come tutti attraverso i suoi percorsi di purificazione e redenzione; poi la mia anima, dopo vari percorsi nel garbenterio, non si è affatto riunita a Lui per entrare nel Regno dei Cieli cioè nelle realtà beate ed è vagata di percorso in percorso fino a quando ha imboccato la via senza uscita del 666.* (cfr. nota)
Io sono stato da sempre estremamente razionalista in vita e non ho mai voluto in alcun modo ammettere che esistesse lo spirito dell'uomo che poi invece ho incontrato quando sono venuto qui: è stato un incontro difficile perché da un lato il mio spirito tendeva verso Dio e dall'altro io come anima, non ne volevo sapere dato che nella vita sulla terra ho sempre ignorato volutamente la Sua esistenza!.
Mi dispiace molto che la mia vita sia stata un pessimo esempio per gli altri e questa è la cosa che più mi interessa perché dopo la morte io non immaginavo di certo che coloro che mi conoscevano non avessero capito e visto quello che invece ho visto io nella dimensione spirituale: di me è infatti rimasto solo il ricordo di chi se l'è spassata nella vita senza un briciolo di richiamo al significato redimente che invece l'esistenza sulla terra deve avere.
Ho avuto tutto dalla vita: gioie, soldi, soddisfazioni, ma tutto ciò mi ha chiuso il cervello perché non me ne è più importato niente di cosa ci fosse oltre la vita terrena e nemmeno mi importava se avevo un'anima oppure no perché quando ci si butta troppo nelle avventure razionali, si dimentica il vero senso delle cose.
Io sono stato un imprenditore, non grandissimo forse, ma abbastanza realizzato per potermi permettere certe soddisfazioni; almeno così si chiamano quelle cose che tutti vorrebbero avere nella vita: una bella casa, una barca, una villa in montagna e una famiglia che, anche se non perfetta e con figli viziati un pò troppo egoisti, è sempre stata per me fonte di realizzazione.
Ma quando ci si basa solo sulle cose razionali della vita concreta, sugli affari e soprattutto si è troppo presi dai problemi dei soldi e del lavoro, come è successo a me, difficilmente si ritaglia lo spazio per ascoltare l'anima, perché si è talmente presi dalla cose razionali, che l'anima si dimentica del tutto.
Certo, anche io ho avuto i miei momenti di ritorno nello spirito nel senso che il mio povero angelo custode mi ha illuminato più di una volta con richiami alla redenzione nel nome di Dio o favorendo certe occasioni che mi avrebbero potuto riportare alla mia identità di figlio di Dio; ma a me non ne è fregato mai più di tanto e non so se è giusto dirlo, ma tutto sommato io nella mia vita ci stavo bene; in fondo non mi mancava niente.
Certo, la moglie che avevo non era quello che si dice una santa, perché aveva amanti a destra e a sinistra, ma anche io mi ritagliavo le mie soddisfazioni dal punto di vista affettivo e sessuale…
Quindi, tutto sommato, avevo quello che si dice una bella vita basata sull'egoismo e sulla ricerca sempre più smodata del piacere e del benessere.
Cosa dire dei due figli che se ne sono sempre fregati di tutto e di tutti, cresciuti con l'idea di sfruttare al massimo il patrimonio paterno che si tramandava in famiglia: loro erano l'esempio vivente di ciò che si doveva raggiungere con le scelte più insulse perché in fondo li avevamo viziati noi genitori e una volta cresciuti non si poteva più ritornare indietro e quando ce ne siamo resi conto, ormai avevano 20 anni o poco più.
Quindi quei due balordi (di cui mi prenderò a cuore la loro redenzione se riuscirò a darvi la mia testimonianza come si deve), quei due, dicevo, bisognerà un po' raddrizzarli e quindi se rifarò la mia revisione vitale come Dio forse mi concederà, bisognerà che io mi assuma le mie responsabilità di padre e prenda un praticato con uno dei due custodi che mi permetta di assisterli almeno fino a quando avranno capito che come vivono loro non si può vivere perché in quel modo si firma lì sulla terra, anche senza volerlo espressamente, un patto col diavolo pensando solo a sé stessi e alla ricerca dei piaceri!
Ma so già che sarà difficile: quando uno si imbarca nella ricerca del proprio piacere e dell'autoaffermazione fine a sé stessa come stanno facendo loro, cambiare è molto difficile: ma speriamo che Dio mi dica cosa è bene che io faccia perché per loro io mi sento responsabile.
Come vorrei tornare indietro, come vorrei riuscire a correggerli ancora dicendo un bel no alle loro richieste per vizio e come vorrei poter loro parlare, anche discutere per il loro bene se serve, per consigliarli e spiegare che stanno sbagliando tutto!
Ma a volte è più facile viziare che educare i figli: è più facile dire sì che dire no, perché dire no costa fatica e impone discussioni scomode che avviano apparentemente certe incomprensioni… invece sarebbe bene capire che i figli rimangono sempre i figli a qualunque età e che non sono solo figli nostri, ma innanzitutto figli di Dio come tutti noi lo siamo!
Appena è possibile si deve sempre fare di tutto per far capire loro gli errori e le deviazioni dalla verità perché fregarsene per il quieto vivere è quanto di più sbagliato si possa fare!
Inutile che faccia la predica a voi perché la dovrei fare a me stesso, ma se vi convincete almeno ad ascoltare queste mie parole che vi possono servire, allora il mio sforzo sarà servito veramente a qualcosa e a qualcuno.
Io per quanto abbia voluto essere convincente del modo di vivere che avevo, mi sono sempre messo nella posizione di mentire anche a me stesso senza mai considerare che, anche nelle migliori delle ipotesi, vivere senza Dio è come vivere senza aria: in certi momenti sembra di soffocare perché vivendo di sola razionalità si capisce che viene a mancare qualcosa e allora si cerca beneficio nel proprio egoismo ma si troveranno solo dei palliativi all'esigenza dello spirito; ma poi l'aria che veramente ti manca, ti uccide dentro e ti costringe a pensare che forse stai veramente sbagliando a vivere come stai vivendo: non che ci si metta molto a capire come si dovrebbe fare perchè in tutti c'è la coscienza e quando la coscienza ti parla, perchè il tuo angelo custode si sta impegnando a richiamarti, dovresti ascoltarla; quindi è inutile far finta di niente e se ci si pensa anche solo per un momento, automaticamente la vita può cambiare e può solo cambiare in meglio; ma se si vuole essere sordi, volutamente sordi e convinti di essere nel giusto con la voce della presunzione e dell'egoismo, allora poi ci si mette davvero nei guai.
Nemmeno nei tre giorni dopo la morte, che hanno preceduto le mie esequie, sono stato molto ben disposto ad accettare quanto il mio angelo custode e l'angelo cherubino che doveva istruirmi, hanno fatto per me per aiutarmi a preparare la revisione vitale che tutti, dopo la sepoltura del corpo, devono affrontare. Della mia vita sulla terra, io non ho mai riconosciuto né i miei limiti e nemmeno ho mai voluto accettare che le mie idee fossero fuori dal giusto contesto per cui tutti noi viviamo come esseri umani... La revisione vitale serve soprattutto per mettersi in discussione e comprendere i propri sbagli e non per indurirsi sulle proprie convinzioni, come ho fatto io, credendo solo ed esclusivamente nelle proprie idee: così facendo si seguirà inevitabilmente chi vuole solo la nostra fine.
Infatti anche senza rendermene conto, io come anima mi sono avviato in un tipo di percorso spirituale che mi ha fatto scendere sempre di più nel degrado e nella presunzione, cose assolutamente indispensabili per avviare la dannazione: chi mi ha consigliato è stato un demone che io ho ascoltato, ma non crediate che il demone sia uno spirito brutto e spaventoso… la bestialità e la crudezza, la spietata voglia di fare del male, sono ben nascoste nelle creature demoniache, quindi ciò che loro fanno vedere è falso: loro ti lusingano e ti invogliano a seguirli, ti fanno bei discorsi perché in fondo dare ascolto a loro è facile e comodo, soprattutto comodo.
Non devi rinunciare a niente, né alle tue idee, né alle tue convinzioni; la via che offrono è facile e devi accettare solo quello che ti propongono a livello spirituale perché loro ti vogliono tutto per loro facendo scendere nel degrado sempre più basso la tua anima; la costringono a non poter più riunirsi allo spirito che l'ha generata e che è la vera creatura umana, il figlio di Dio, al quale dovrebbe associarsi per essere un tutt'uno al termine dell'esistenza terrena e intraprendere così il disegno divino per il ritorno al Padre: ma se l'anima ascolta Satana e i suoi demoni, tutto questo non avverrà mai perché il suo obiettivo è quello di allontanarla sempre più dal suo spirito proponendole percorsi che vanno diametralmente opposti a quelli della purificazione e della redenzione nel Nome di Dio Padre di modo che essa raggiunga un degrado talmente basso, attraverso vari percorsi, da costituirsi parte preponderante dello spirito stesso che dovrà per forza di cose riunirsi a lei in un tutt'uno nelle sventurate pratiche demoniache, dando così inizio alla dannazione vera e propria cioè quella eterna.
Io non mi posso manifestare col mio vero nome perché Dio allora lo dovrebbe concedere a tutti: per Lui non esistono i privilegiati e questo quindi non si può fare, altrimenti ne nascerebbe una grande confusione...
A me è stato concesso solo di manifestarmi sia per dare la mia testimonianza, sia per richiamare la vostra attenzione sul fatto che, solo per intercessione di Maria, Madre di Dio, chiamata anche Nostra Madre perché si prende a cuore il nostro destino, è stato possibile che un'anima persa come lo sono io, abbia potuto venire qui e presentare la sua storia contro l'interesse demoniaco.
Credere alle mie parole provocherà sicuramente una reazione negativa dal demone che mi ha in custodia, che si ribellerà e me la farà pagare; ma io so che invece chi leggerà queste mie parole forse capirà che chi ha dimenticato Dio, nella sua vita, ha dimenticato sé stesso.
Io me ne vado ora e non tornerò più qui: il mio gesto mi ha riscattato almeno la possibilità di rifare la revisione vitale con qualche spiraglio di salvezza: è dura accettare l'umiliazione davanti a Dio e rimettere la propria vita nelle Sue mani, ma questa è l'unica cosa che mi rimane da fare per intercessione della Madre di Gesù.
Addio, Luigi



Nota di Gabriele Arcangelo


"L'anima, ovvero la parte di spirito che è presente nell'essere umano sulla terra aggregata quindi al corpo fisico, è solo una parte dello spirito originale appartenente alla creatura di Dio e va intesa (l'anima) come una sua parte spirituale a cui appartiene: nell'essere umano serve quindi da ponte di collegamento tra Dio e l'uomo nel percorso di purificazione e redenzione sulla terra che deve riportarlo al Padre.
L'essere umano in questione, ovvero Luigi-uomo è quindi composto da anima e da corpo e all'atto della rarefazione l'anima cioè la parte spirituale, si può congiungere allo spirito che l'ha generata solo se è santa e beata, esente cioè da ogni forma di peccato dopo la purificazione, ed è quindi in grado di riunirsi alla sua identità originale di figlio di Dio dopo vari percorsi di purificazione e redenzione su questa terra; questo perché gli esseri umani, appartenendo alla condizione di figli di Adamo ed Eva, devono per forza di cose concretizzare i propri percorsi di santità nel garbenterio (purgatorio) per poter così proseguire alla ppresenza dell'infinita Luce e Saggezza Divine ovvero nei percorsi beati e santi del Paradiso.
Questo e solo questo è il famoso percorso delle anime di Ritorno al Padre di cui si è parlato varie volte in questi testi.
Un percorso che non deve mai rallentare il suo cammino perché è finalizzato all'incontro ultimo col Padre Celeste.











 
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